Disoccupazione? Andate all’estero – Discorso in aula
Ma la vera perla di saggezza , uno dei tanti salti carpiati del documento di economia e finanza la ritroviamo quando, nell’affrontare il tema della disoccupazione giovanile in Italia, si afferma “L’Italia ha bisogno di investire nei suoi talenti, e per questo la mobilità sociale e geografica diventano le migliori alleate, non solo all’interno del Paese, ma anche e soprattutto nel più ampio orizzonte del mercato del lavoro europeo e globale”.
Fermo restando che la mobilità sociale è quanto di più auspicabile possa esserci, ci pare di intravedere nell’espressione “mobilità geografica” un invito, neanche troppo celato, ad andare all’estero e a cercare fuori dall’Italia quell’occupazione che il nostro Paese non può più offrire.
Mentre si costruisce un castello di carte con le parole, mentre si adoperano tutti gli strumenti della manipolazione per nascondere il corpo del reato, si procede, al sistematico smantellamento del settore istruzione, ricerca e cultura per coltivare l’ignoranza, condannando i cittadini alla disoccupazione, affinchè diventino facile preda del clientelismo, della raccomandazione politica, del ricatto occupazionale;
minando le libertà individuali e la costruzione di un pensiero critico e consapevole, tanto indispensabile in una democrazia matura.
Fonte: italiaincrisi.it