Si è ripetuto il rito della balaustra, solo che questa volta il protagonista non è stato un figurante ma due operai del Consorzio dei bacini di Napoli e Caserta. La disperazione arriva a far compiere gesti eclatanti ma si sa, se in questo paese non ti vedono in televisione non conti un cazzo. Nonostante gli anni passino a velocità stratosferica, resta il falso mito del “lo ha detto la tivvù”, come se la televisione, in era berlusconiana, sia un mezzo di informazione credibile. Vedete, Silvio è riuscito nella scientifica impresa di cambiare l'informazione in comunicazione e si sa, chi comunica lo fa per i cazzi suoi, per mettere in mostra se stesso e i suoi prodotti, mica per svegliare le coscienze. Allora tutto quello che passa in tivvù, non passa per “informare” ma per "comunicare" la bontà del prodotto (governo, leggi, decreti, provvedimenti, “agire”, fatti mascherati, la via giudiziaria della politica). Partendo dallo stesso presupposto degli operai del Consorzio, Beppe Grillo ha tenuto il suo bel comizio davanti al Teatro Ariston. In piena foga comiziale, il Comico si è lasciato scappare “campagna pubblicitaria” invece di “campagna elettorale”, lapsus che la dice lunga sulle reali intenzioni di chi punta tutto alle europee e per questo ha rinunciato alla fallimentare comparsata sarda. L'unica differenza che c'è stata ieri sera fra chi urlava dentro e chi lo ha fatto fuori dal teatro, era la disperazione, vera dentro, fasulla e tarocca fuori. Poi è un periodo delicato per i pentastelluti. La base si è rivoltata contro i vertici e pretende che i suoi portavoce vadano all'incontro con Matteo Renzi. Dopo aver snobbato, come i cafoncelli scherzosi della Lega, l'incontro con L'Innominabile, la base ha detto chiaro e tondo ai vertici che da Renzi ci devono andare. “Andrò io di persona personalmente”, ha detto Beppe annunciando la diretta streaming. “Vado anche io” ha detto il Patron di Gaia. Se pensano di sotterrare Matteo, l'impressione è che ne vedremo delle belle. Da una parte il “filosofo delle stelle”, dall'altra il teorico della “leggerezza”. Gente un po' più seria no, vero?
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Disperati dentro, disperati fuori. Perché Sanremo è Sanremo
Creato il 19 febbraio 2014 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Si è ripetuto il rito della balaustra, solo che questa volta il protagonista non è stato un figurante ma due operai del Consorzio dei bacini di Napoli e Caserta. La disperazione arriva a far compiere gesti eclatanti ma si sa, se in questo paese non ti vedono in televisione non conti un cazzo. Nonostante gli anni passino a velocità stratosferica, resta il falso mito del “lo ha detto la tivvù”, come se la televisione, in era berlusconiana, sia un mezzo di informazione credibile. Vedete, Silvio è riuscito nella scientifica impresa di cambiare l'informazione in comunicazione e si sa, chi comunica lo fa per i cazzi suoi, per mettere in mostra se stesso e i suoi prodotti, mica per svegliare le coscienze. Allora tutto quello che passa in tivvù, non passa per “informare” ma per "comunicare" la bontà del prodotto (governo, leggi, decreti, provvedimenti, “agire”, fatti mascherati, la via giudiziaria della politica). Partendo dallo stesso presupposto degli operai del Consorzio, Beppe Grillo ha tenuto il suo bel comizio davanti al Teatro Ariston. In piena foga comiziale, il Comico si è lasciato scappare “campagna pubblicitaria” invece di “campagna elettorale”, lapsus che la dice lunga sulle reali intenzioni di chi punta tutto alle europee e per questo ha rinunciato alla fallimentare comparsata sarda. L'unica differenza che c'è stata ieri sera fra chi urlava dentro e chi lo ha fatto fuori dal teatro, era la disperazione, vera dentro, fasulla e tarocca fuori. Poi è un periodo delicato per i pentastelluti. La base si è rivoltata contro i vertici e pretende che i suoi portavoce vadano all'incontro con Matteo Renzi. Dopo aver snobbato, come i cafoncelli scherzosi della Lega, l'incontro con L'Innominabile, la base ha detto chiaro e tondo ai vertici che da Renzi ci devono andare. “Andrò io di persona personalmente”, ha detto Beppe annunciando la diretta streaming. “Vado anche io” ha detto il Patron di Gaia. Se pensano di sotterrare Matteo, l'impressione è che ne vedremo delle belle. Da una parte il “filosofo delle stelle”, dall'altra il teorico della “leggerezza”. Gente un po' più seria no, vero?
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