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Dissertazioni di luca intorno all'uomo - punto di vista di sabrina - seppioline con spinaci, patate e pinoli

Da Saporidivini
DISSERTAZIONI DI LUCA INTORNO ALL'UOMO -  PUNTO DI VISTA DI SABRINA -  SEPPIOLINE CON SPINACI, PATATE E PINOLI
DISSERTAZIONI DI LUCA INTORNO ALL'UOMO (condivise anche da Sabrina....è proprio vero, siamo fatti l'uno per l'altra)
post della nostra amica Blue che recita: non esiste uomo che sappia conquistare una donna se quella donna non voglia lasciarsi conquistare.
DISSERTAZIONI DI LUCA INTORNO ALL'UOMO -  PUNTO DI VISTA DI SABRINA -  SEPPIOLINE CON SPINACI, PATATE E PINOLI
PUNTO DI VISTA DI SABRINA (condiviso anche da Luca....è proprio vero, siamo fatti l'una per l'altro)
Cesare Cremonini in una canzone dice che gli uomini e le donne sono uguali. In fondo è così, di base siamo esseri umani dotati di emozioni, che però luoghi comuni, retaggi e convenzioni hanno forgiato in modo molto differente.
Gli uomini di oggi si dice siano in crisi. Le donne di oggi, insoddisfatte. Questo è il quadro che emerge ascoltando esperienze e racconti di amici e di persone con le quali normalmente si conversa.
Gli uomini si sentono analizzati, criticati, processati e giudicati non all'altezza.
Le donne, a loro volta, sono guardate senza essere veramente viste, se non per il loro aspetto fisico, giudicate a priori senza essere ascoltate, voglio aggiungere anche usate, mercificate, violate, sfruttate, storia più che mai dei nostri così moderni tempi, per non parlare dei Paesi dove ancora vengono sottomesse, mutilate, lapidate, uccise, ma questo è un altro discorso.
Il retaggio delle generazioni passate è ancora fortissimo, o meglio, ha lasciato un segno profondo e a questo si aggiunge la disumanizzazione e l'individualismo che la tecnologia ha apportato nel mondo delle relazioni. Ai tempi dei nostri nonni e bisnonni le convenzioni erano la cosa più importante; la figura della donna era legata all'idea che giunta ad una certa età dovesse trovarsi un uomo che insieme al matrimonio le desse protezione, sicurezza, che la salvasse, perché di fatto una donna senza un uomo era considerata una donna a metà, se non nulla. Quindi la donna doveva seguire il gregge e tutti i dettami annessi, non fare mai la prima mossa, non mostrarsi troppo colta, troppo appariscente, doveva presentarsi nel modo giusto perché quello che contava era il suo aspetto e non quello che pensava.
Pulisci, metti in ordine, tieni un basso profilo e fai figli, era il compito principe della donna, insieme ai tanti veti che la sua condizione le imponeva.
Gli uomini venivano invece iniziati ad una virilità che li costringeva a celare e col tempo a dimenticare, la loro natura emozionale, in quanto orpello prettamente femminile, quindi essere uomo significava semplicemente non essere donna e allo stesso tempo dominare.
Era tutto così semplice e così nette erano le linee di demarcazione tra uomo e donna che era quasi impossibile uscire dai binari e non avere chiaro come dovessero funzionare le cose in una relazione. Per fortuna il mondo è cambiato, le donne hanno acquisito forza e consapevolezza di sé e già se pensiamo al rapporto uomo-donna in riferimento ai nostri genitori, notiamo che ci sono stati cambiamenti enormi.
Eppure se guardiamo a fondo ci accorgiamo che siamo ancora prigionieri di una falsa idea di noi stessi, di un'idea di virilità e femminilità che ci depistano perché ci fanno dimenticare la cosa più importante, che siamo entrambi, uomini e donne, creature emotive. Essere uomo non significa reprimere questa parte.
Alla domanda, cosa significa essere maschio, la domanda che mi ha fatto Luca e alla quale ho risposto in modo ironico, rispondo che significa essere un uomo completo, un uomo con i suoi punti di forza, ma anche con le sue fragilità, un uomo deciso, ma al tempo stesso capace di lasciarsi andare, di sciogliersi davanti alle emozioni. Consapevole del fatto che amare una donna non significa modellarla a suo piacimento, ma accettarla per quello che è, anche se questo può fargli paura, può farlo sentire insicuro. Un uomo che sia uomo è difficile da descrivere, un uomo vero lo fiuti, lo senti nel momento in cui ce l'hai accanto. I canoni estetici sono poi molto soggettivi, personalmente un uomo deve farmi ribollire il sangue e intrigare cerebralmente. Mi deve prendere di pelle e di testa.
La donna e parlo soprattutto per me, rifugge quegli uomini che vogliono prevaricare la sua natura, che vorrebbero negare la sua intelligenza, il suo carattere deciso, la sua unicità, la sua inquietudine, il suo desiderio. Nella mia vita ho sempre allontanato in meno di un secondo uomini così, che si presentavano in un modo e un attimo dopo pretendevano di addomesticarmi e considerarmi un soprammobile da esibire in giro. Mi sono sempre rifiutata di “accontentare” un uomo essendo quello che non ero, se accontentare significa reprimere me stessa, perdere la mia identità. La differenza che passa tra accontentare un uomo ed amarlo è la stessa differenza che passa tra obbedirgli e rispettarlo e questo concetto deve valere anche per l'uomo nei confronti della donna.
Per quanto Luca scherzi e ogni tanto dica, senza crederci veramente, di non rientrare nella categoria di uomo maschio, io sostengo il contrario. E' un uomo, uomo fino in fondo e so di essere fortunata ad averlo fatto mio, perché in lui è riunito tutto ciò che amo, la passionalità, l'istintività, la sensibilità, la capacità di amare dando fondo a tutto se stesso, senza limiti e il profondo rispetto che nutre verso il mondo e verso di me, rispetto per il mio modo di essere, a volte fuori dalle righe, comunque intenso, curioso, con questo mio bisogno incessante di divorare, assaporare, conoscere e sbattere la testa, aggiungerebbe lui. Ha come tutti delle insicurezze, insicurezze che riguardano prevalentemente se stesso, dal momento che è sempre pronto a mettersi in discussione. E' geloso perché tiene a me in modo viscerale, ma sa che in fondo la sua gelosia è senza motivo.
Ci sono uomini, e ne ho conosciuti, che se uscivo con un abito che lasciava scoperte le gambe andavano in paranoia e puntualmente erano discussioni e questo perché la loro mente era talmente ristretta da vedere in un miniabito l'incarnazione della provocazione. Non capivano che se scelgo di indossare un abito corto non è per provocare, non è per gli altri, è per me. E' per me, la libertà di scoprire le gambe, è per me, la libertà di sentire il sole o anche solo l'aria sfiorarmi le gambe. E' una cosa mia. E se altri la pensano in modo diverso è solo un problema loro che non mi tange.
Ora sembra che gli uomini abbiano paura di innamorarsi, di impegnarsi in una relazione. Probabilmente a fare paura è la parola impegno, probabilmente faticano a prendere il volo dal nido di mamma e papà, dove sono coccolati e senza pensieri, quindi preferiscono intrecciare relazioni non troppo profonde perché più semplici da gestire. Perché nell'innamoramento e in un rapporto pieno non sono coinvolte solo le emozioni ed il cuore, ma bisogna essere disposti a fare spazio all'altro.
In quest'epoca in cui la sessualità è così fortemente esibita dai giornali, dalle pubblicità, dalla televisione, è caduta anche quella cosa che faceva sentire la conquista di una donna come una meta da raggiungere con il corteggiamento, in modo graduale e questo ha destabilizzato la donna, che non si sente gratificata da un uomo che dà tutto per scontato e pretende tutto subito, considerando fuori moda i preliminari, il romanticismo, la passione. Il sesso stesso ha subito una scissione. Il sesso è un bisogno fisico, il sesso è come la ginnastica e ti fa bruciare trecentosessanta calorie all'ora, mentre il sesso mescolato all'amore è compromettente, è una cosa da gestire, è un impegno che non è detto si voglia assumere.
Per non parlare della carnalità della realtà che viene soppiantata più che mai dal virtuale, a prova di click, e che è un altro modo per evitare il futuro. I ragazzi una volta uscivano di casa e si davano appuntamento per incontrarsi, per baciarsi, adesso si incontrano e si scambiano tenerezze su Facebook. Una volta si toccavano dal vivo, adesso lo fanno attraverso uno schermo o un video postato su Youtube. Lo fanno per evitare delusioni, per evitare il futuro. Ragazzine che fanno sesso in classe durante la ricreazione, riprese con un telefonino e non sanno nemmeno che è sesso, lo fanno solo per essere popolari, perché tutto è spettacolarizzazione, cosa tristissima.
Essere se stessi, essere pronti a lasciarsi travolgere dalle emozioni, calpestando gli schemi e i copioni, rovesciando anche il gioco delle parti, è solo questo che serve agli uomini e alle donne. C'è una frase di Sant'Agostino che mi è sempre piaciuta moltissimo.
Volo ut sis. Voglio che tu sia quello che sei.

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SEPPIOLINE CON SPINACI, PATATE E PINOLI
Ingredienti:
800 gr di seppioline fresche
1 cipolla Tropea (tagliata a fettine)
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio schiacciato
sale e pepe
1/2 bicchiere di vino bianco
erba cipollina fresca
1 rametto di rosmarino
30 gr circa di pinoli
3 patate (da lessare a parte)
una manciata di spinaci (lessati per un paio di minuti)
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Come prima cosa puliamo e laviamo le seppioline. Le versiamo in una padella nella quale avremo fatto scaldare l'olio extravergine d'oliva insieme ad uno spicchio d'aglio schiacciato. Lasciamo asciugare tutta l'acqua rilasciata dalle seppie e facciamole dorare per qualche minuto, girandole spesso. Uniamo la cipolla affettata e la facciamo appassire a fuoco vivo, mescolandola insieme alle seppie. Aggiungiamo il rametto di rosmarino ed un trito di erba cipollina, poi i pinoli. Facciamo saltare il tutto. Una volta che anche la cipolla avrà preso colore, versiamo il vino e lasciamo che evapori. Regoliamo di pepe. A parte scottiamo in acqua bollente salata per un paio di minuti le foglie di spinaci, le scoliamo e le andiamo ad aggiungere in padella alle seppie. Mescoliamo tutti gli ingredienti, aggiungiamo un pizzico di sale e continuiamo la cottura fino a quando le seppie sono tenere. Essendo piccole e fresche si cuociono molto velocemente.
Sempre a parte lessiamo le patate, che una volta cotte taglieremo a fette e regoleremo di sale, dopodochè le disporremo nel piatto insieme alle seppioline e agli spinaci, completando il tutto con un filo d'olio extravergine d'oliva a crudo.
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CUTTLEFISH WITH PINE-NUTS, SPINACH AND POTATOES
Ingredients:
800 g fresh cuttlefish
1 clove garlic
1/2 glass dry white wine
1 onion (chopped)
extravirgin olive oil
salt and pepper
chives (finely minced)
rosemary
a bunch of spinach (boiled in salted water for a few minutes)
3 potatoes (boiled, then sliced)
30 g pine-nuts
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Clean cuttlefish. Pour extravirgin olive oil in a frying pan and heat over medium heat. Add garlic and when it begins to crackle add the cuttlefish. Peel and chop the onion.
When all the water from the cuttlefish has evaporated, add onion and sautè for a few minutes until translucent. Add chives, rosemary and pine nuts. Cook for a couple of minutes, then pour in the wine. Add salt and pepper. When the wine has absorbed add the spinach and continue to cook until the fish is tender and done.
Serve immediately on a bed of boiled potatoes and complete with extravirgin olive oil and salt to taste.
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GRAZIE TITTINA
Siamo appena rientrati da due giorni intensi passati in Umbria e ad attenderci c'era un pacco, un graditissimo dono per la nostra piccola Alice Ginevra che ci ha inviato la dolcissima Tittina. Ci siamo letteralmente sciolti appena abbiamo scartato il pacco, letto il bigliettino che l'accompagnava e preso tra le mani questa meraviglia di gonnellina con maglietta in pendant e cappellino bianco, un amore! Inutile dire che non vediamo l'ora di fotografarli indossati dalla Pupattola, che per il momento scalcia e sembra dire che è pronta a nascere. Grazie Tittina, ti abbracciamo a distanza e ti vogliamo bene!
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