Provincia di Nghe An, nel Vietnam settentrionale: giorni fa 4 giovani dissidenti cattolici – studenti o appena laureati – sono stati condannati a pene che variano tra i diciotto e i quarantadue mesi di reclusione, e a un successivo periodo di liberta’ vigilata. L’incriminazione e’ avvenuta sulla base dell’art. 88 del Codice penale, per aver diffuso volantini contro il Governo, e aver fatto propaganda antistatale.
I 4 attivisti condannati
Il Tribunale li ha accusati di collaborare col media illegale “Redemptorist news” e di essere volontari per il movimento antiabortista Pro – life. Come scrive J. B. An Dang sul portale “Asianews”, nel reportage dal titolo «Condannati i quattro attivisti cattolici, a processo per “propaganda contro lo Stato”», non tutto e’ filato liscio: «nulla sono valsi i proclami di innocenza durante il dibattimento e le proteste di migliaia di attivisti cristiani, accampati all’esterno del palazzo di giustizia in attesa del verdetto».
Inoltre, prosegue l’articolo, «i quattro attivisti hanno ricevuto sostegno e solidarietà dai cattolici vietnamiti, dall’opinione pubblica interna – che apprezza il lavoro svolto a favore della società e dei poveri – e della comunità internazionale. Migliaia di fedeli provenienti da Thai Ha e Hanoi si sono accampati all’esterno del tribunale, cercando di entrare in aula in base alla promessa delle autorità di un procedimento a porte aperte» (Continua).
(Francesco Giappichini)