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-Giustificare le proprie scelte contro ogni ragionevole pensiero, eliminando eventualmente i nostri stessi dubbi a riguardo, è un comportamento piuttosto diffuso connesso al processo psicologico noto come “dissonanza cognitiva”.Un classico esempio è la favola della volpe e l’uva, narrata da esopo per dimostrare l’irrazionale tendenza umana a giustificare presunte supposizioni anche a fronte di evidenti prove contrarie: una volpe passeggiando nei paraggi di un grappolo d’uva tenta invano di raccoglierlo, ma poiché non riesce a raggiungerlo, non le resta che rinunciare a quel delizioso bocconcino; per giustificare la sua incapacità di cogliere il grappolo, la volpe si convince (o meglio finge razionalmente) che esso non sia ancora abbastanza maturo.In altre parole la gente tende a modificare le proprie convinzioni non in base alla realtà, ma semplicemente per tener fede alle vecchie convinzioni o alle decisioni apparentemente più convenienti.
E’ sperimentalmente dimostrato che è istintivo ostinarsi sulle proprie posizione anche quando si sa che sono assurde.
Di conseguenza capita che la maggior parte delle persone aggiusti la propria percezione in base alle convinzioni maturate negli anni, il ché significa voler alterare qualche fatto per dimostrare di avere ragione anche quando si sa di non averla. Questa testardaggine viene spesso accompagnata da una pletora di giustificazioni che si dimostra assai diffusa non solo tra gli adolescenti, ma anche tra adulti appartenenti a qualsiasi categoria sociale.