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Distacchi delle utenze, perché il sindaco non fa un’ordinanza? Nulla possono prefetto e magistrati? Parla Filippo Locatelli

Creato il 20 agosto 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Il disastro dei distacchi delle utenze di acqua calda e teleriscaldamento, con bollette enormi per chi abita nelle case popolari, risale a parecchi mesi or sono.
L’allacciamento del teleriscaldamento agli alloggi Aler è oramai un drammatico errore datato anni e anni fa.
Eppure in questo lungo periodo di anni il consiglio comunale non ha affrontato il problema, anzi ha ceduto Aem a LGH all’unanimità, e in questi mesi di allarmi e di paura di passare l’inverno al gelo o quasi nessuno ha trovato una soluzione.
Mentre Filippo Locatelli del Comitato acqua pubblica chiede alle autorità in una seconda intervista a Telecolor di provvedere, si può notare che il dramma viene nascosto dalla stampa locale. Si avvicinano le elezioni e non sta bene parlare di questi problemi.

Il sindaco non emana un’ordinanza che imponga l’erogazione di un minimo vitale: in campagna elettorale teme uno scontro con Aem, decisissima a procedere. Aem è parte di LGH e il Comune non ha saputo farsi ascoltare se non far compiere all’ex municipalizzata strane operazioni immobiliari.
La crisi economica – o meglio l’immensa ingiustizia che non ridistribuisce la ricchezza in modo da lasciar sopravvivere chi è in difficoltà – facilmente avrebbe dato questi risultati.
Da tanto il comitato acqua pubblica lo dichiara chiaramente.
Se pensiamo che anche in altri settori le voci più nitide e i discorsi più preparati vengono dal mondo dell’associazionismo possiamo anche constatare la disumanità della politica locale di oggi, senza un progetto, senza un’ordinanza, senza Amore.

Nella foto in alto l’assessore Amore e il sindaco Perri


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