La raccolta e consegna di firme contro i distacchi di utenze risale al febbraio 2013, ma il Comitato acqua pubblica aveva dato l’allarme ancora prima. La notizia venne trasmessa da raitre regione e da un video del Fatto Quotidiano.
Il Comune e Aem hanno avuto tutto il tempo per rimediare. Molte volte l’assessore Amore ha promesso “mai più distacchi”. Aem ha trattato con durezza chi ha protestato dicendo: “Voglio pagare, ma il giusto”.
La giunta Perri in un anno poteva evitare che diversi cremonesi rischiassero la salute poiché sono senza riscaldamento, pur abitando case popolari?
L’Aem poteva pensarci?
Qualcuno poteva risparmiare a Cesare Zovadelli di spegnersi così, al gelo, malato, solo? Valgono di più un po’ di soldi?
Le istituzioni si sono chiuse. Il Comune fa quello che vuole, dopo aver finanziato abbondantemente i soliti signori delle cooperative, l’Aem si comporta staccando utenze come se non esistesse il contratto con il Comune, tenuto a pagare il debito.
Pare inutile rivolgersi a una politica così sorda e affamata di successi elettorali, il dibattito non può restare politico e basta, tra accuse dell’opposizione e difese della maggioranza.
Spetta ai cittadini non tacere più, segnalare apertamente i problemi, i casi singoli, senza timore di dire la verità.