Magazine Diario personale

Distanza di sicurezza

Da Mel. @PopoloMigrante
Io sono sempre stata una persona molto affettuosa, lo sono di natura. Ho sempre fatto amicizia molto facilmente, essendo anche una persona estroversa. E anche crescendo non sono cambiata molto. Ricordo che, durante gli anni universitari, mentre eravamo tutti in ansia in attesa di essere interrogati, io riuscivo comunque ad attaccare bottone con chiunque e, proprio in quei momenti ho incontrato molte delle mie ex colleghe-amiche. Da quando vivo all'estero le cose sono un po' cambiate per me. Col tempo mi sono chiusa e sono diventata piu' solitaria. Io che ero solita sentire le mie amiche piu' volte al giorno, per raccontare ogni minimo particolare della mia vita, adesso posso vivere serenamente senza sentirle anche per giorni...per fortuna che ci sono loro a contattarmi! Sono sempre estroversa e attacco bottone con chiunque (cioe' a Gymboree conosco piu' persone della titolare forse!), ho stretto diverse "amicizie" anche qui e alcune blog-amicizie negli anni, ma purtroppo ho, incosciamente, cominciato ad alzare una parete di vetro tra me e gli altri. Creo dei rapporti e mi fa piacere, ma faccio in modo che tutto rimanga abbastanza "superficiale" e quando qualcuno cerca di andare un po' piu' a fondo, io, con la stessa semplicita', mi allontano un po'. All'inizio non mi rendevo conto di questo meccanismo, e anzi, mi dicevo ansiosa di trovare una persona da poter definire mia Amica anche qui, ma quando ho cominciato a frequentare una persona in particolare, tutto mi e' stato piu' chiaro.Lei e' brasiliana, ha la mia stessa eta' e ha una bambina solo tre mesi piu' grande della mia. E' molto spigliata e cerca in tutti i modi di coinvolgermi nelle cose che fa. Ci sentiamo spesso e c'e' stato un periodo (prima dell'estate) durante il quale ci vedevamo quasi ogni giorno, con o senza bimbe. Con lei e con un'altra mamma ancora (sempre conosciuta a Gymboree), siamo anche uscite per quelle che qui chiamano le girl night out  e mi sono trovata bene. Ho capito, e ce lo siamo piu' o meno dette, che io e lei cercavamo probabilmente la stessa cosa e sembrava ovvio che poteva essere stato davvero un bell'incontro il nostro, visti i molti punti in comune, ma ecco che io ho cominciato a creare quella "distanza di sicurezza", una distanza che mi fa sentire protetta, che fa in modo che io non mi senta troppo coinvolta...che, forse, mi eviti il dolore del distacco...La mia vita e' sempre stata condita dalla distanza dalle persone del mio cuore e ogni volta che mi sono legata a qualcuno, anche negli ultimi anni, questo e' andato a vivere altrove o io sono andata a vivere altrove.La mia "amica" brasiliana sostiene quello che anch'io credevo una volta vero, cioe' che e' comunque una cosa positiva avere tanti amici, anche se sparsi per il mondo, che poi e' sempre bello ritrovarli. Fino a qualche tempo fa ne ero convinta anch'io, ma oggi mi da' proprio noia conoscere qualcuno e poi doverne, eventualmente, sentire la mancanza. Ad essere onesta, io, la mancanza degli amici non la sento quasi piu'. E' come un rumore cosi forte da diventare sordo oltre un certo limite... Forse ho sentito cosi' tanto la mancanza di certe persone che ad un certo punto ho detto basta...non lo so. Stesso discorso per le "amicizie virtuali". Ad alcune, anche se non lo dimostro, mi sono in qualche modo legata, ma anche in questi casi ho alzato un muro di vetro. E' triste, ma forse ho perso la voglia di voler bene,  di affezionarmi, forse non ne sono piu' veramente capace, o forse sto solo invecchiando...male! 
[Per quanto riguarda la famiglia, invece, e' tutto l'opposto, ma quella e' un'altra storia].

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