Distensione

Creato il 14 luglio 2011 da Luciusday
Ciao a tutti, come va? Spero tutto bene! ;)
Per me è finita l'altro ieri un'altra sessione di esami: dopo aver sostenuto un esame il giorno del mio compleanno - ed averlo per fortuna superato - sono andato a pranzo con mia madre e a cena con mio padre, dopodiché ho fatto una miniuscita con alcuni dei miei amici più stretti. Era circa un mese e mezzo che me ne stavo praticamente in clausura, e avevo bisogno di svagarmi un po'. Abbiamo parlato del più o del meno. A quanto pare, ognuno di noi sta lentamente trovando i binari della propria vita. E' iniziato per me così un periodo di distensione (seppur relativa, stante il fatto che, come vi ho già detto, mi tocca frequentare dei corsi di lingua intensivi fino a fine luglio).   Il giorno dopo era il compleanno del mio coach, e sono andato a salutarlo per fargli gli auguri. Con l'occasione ho fatto anche un po' di palestra e di esercizi per la caviglia, dato che ancora non è completamente guarita. Già in macchina parlando con J., il capitano della squadra, ho però avuto notizie non molto confortanti. Due del nostro gruppo, vuoi per necessità loro imposta o per loro volontà, probabilmente lasceranno l'atletica. Una nota di tristezza: amici che avevo visto da tanto tempo che mollano. Il mo, vabbé, è un caso a parte.  Percorsi: sceglierne per la propria vita spesso significa implicitamente rinunciare ad altri di essi. E' però realtà: ogni volta che torno dal campo di atletica e vedo quello spirito negli occhi degli altri, calpesto quel tartan scolorito, respiro l'odore di gomma bruciata, mi torna la voglia di correre e di dare il massimo, la motivazione apparentemente sufficiente per spezzare i vincoli che mi immobilizzano.   Stasera invece ho visto mia cugina "francese" (studia scienze politiche a Parigi) che non vedevo da Pasqua, e mi ha presentato il suo nuovo ragazzo. Lui, oltre ovviamente a parlare un francese perfetto, parlicchiava l'italiano e anche un po' di tedesco. Non mi è sembrato vero, e mi sono fatto avanti per azzardare una specie di conversazione. La cosa non è sembrata dell'altro mondo, ciò mi conforta. Oltre a ciò mi è parso comunque molto simpatico. Abbiamo preso un cocktail vicino la zona del mio liceo, poi un gelato e infine a casa, una breve serata però intensa di chiacchierate poliglotte. Mia cugina, come rimarrà a Roma fino al 30 luglio per prendere la patente, costretta dunque come me per motivi diversi al caldo e all'afa romani, ci siamo lasciati con la promessa di riorganizzare qualcosa assieme.   La serata è finita in tempi brevi, perché purtroppo domani mattina presto mi tocca accompagnare mia zia alla ASL per fare delle analisi del sangue, dunque ora farò meglio a salutarvi...   E' bello riuscire a mantenere e trattenere dei legami con gli altri, e, dove essi mancano, tentare di ristabilirli o di crearne ex novo, perché, se è vero che "panta rei os potamòs" e la vita scorre senza fermarsi, non è per ciò meno vero che non vogliamo vedercela scorrere inerte sotto i piedi, e cerchiamo di afferrare le redini dei rapporti di coloro con i quali tale vita intendiamo trascorrere.

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