I Monologhi di Sana – Rubrica
Scivolo lentamente nell’oblio,
gli occhi si chiudono e il sogno ricomincia.
Basta, basta!
Quanti chilometri devo fuggire lontano
per dimenticarmi del tuo sorriso?
Ogni dannatissimo battito di cuore
sussurra un nome che
tento in tutti i modi di dimenticare.
Ma non è integro,
non è sano, questo amore.
È come te,
è folle, malato, viziato, distorto, senza senso.
Ma sa di cannella
e malizia.
Ammicca alla me felice,
alla parte che è
solo emozione.
La chiama,
si insinua, striscia,
la irretisce.
È una droga a cui non so più rinunciare.
10 gocce di felicità per ogni volta
che mi sono specchiata nel tuo sguardo…
altre 100
per ogni volta che
mi hai inchiodato col sorriso.
E tutte le volte che un altro sguardo mi accarezza
la pelle
provo a perdermi, immemore
ma rialzando i miei
non sono mai quelli
gli occhi che voglio.
In questi, non so specchiarmi.
Di questi, non so innamorarmi.
Con questi, non so sognare.
E cerco di allontanare il ricordo, il pensiero
ma più lo scaccio più lo voglio.
E quando irrompe
sono solo distorsioni emozionali
avvinghiate, insolubili
dal sapore dolceamaro.
Mi scorri nelle vene lasciandomi
senza forze con
quel sapore di vita sulle labbra
che diventa fiele
appena la mente riprende il sopravvento
e mi ricorda
cosa sei.
È una voglia sporca, malata, crudele
sbagliata.
Me lo ripeto continuamente:
sbagliata, sbagliata, sbagliata.
Ma non mi ci arrendo, non tutta.
Ero felice…cosa c’era di sbagliato?
Mattina di sole:
apri gli occhi e mi sorridi…
e io
resto
senza
fiato.
Il cuore martella senza requie.
E io, stupida, pensavo che
si fosse fermato…