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Distruggiamo il nuovo politichese con don Pizzarro

Creato il 16 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Poi si potrebbe ragionare sul concetto di “moderati”. Tutti (intendo i politici) oggi si inumidiscono la bocca con le parole “moderati” e “moderatismo”. Perchè gli altri, cioè quelli a cui loro non si riferiscono, non lo sarebbero? Considerato che fascismo e comunismo, così come storicamente e ideologicamente sono stati negli anni intesi, non esistono più, o nel migliore dei casi sono orientamenti che rappresentano un piccola minoranza, qual è quella formazione politica – al netto, ripeto, degli estremismi – che non potrebbe definirsi moderata? Non c’è. Il lessico politico. Diceva Nanni Moretti, a bordo vasca, urlando e schiaffeggiando l’interlocutrice: “Ma come parli? Le parole sono importanti”. E se applicate alla politica, forse lo sono ancor di più. Il Centro è una cosa, il moderatismo è un’altra. Sono due concetti distinti che – naturalmente – possono sovrapporsi. Moderatismo però non coincide col centro, poichè rappresenta un’area più estesa. Anche se chi sta al centro è per sua stessa natura moderato. Il Pd è moderato, e non sta al centro. O non solo lì. Per il Pdl vale lo stesso discorso. Non parliamo ovviamente di Casini, che del Centro ha fatto la sua casa. Sel? Sel è una formazione più moderata di quanto sembra. Tutte le liste civiche, i partiti che si ritengono propaggine della società civile (e sono tanti) anche. Mettere il cappello sulle parole, appropriarsene pro domo ‘propria’, è una vecchia consuetudine italiota. Sedimentata, quindi ormai non più sradicabile.

Don Pizzarro

45.284860 9.845931

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