Magazine Bambini

Disturbi Specifici dell’Apprendimento: metodi di studio VS strumenti tecnologici

Da Acsylvya @mammemacerata

By 

Premessa

Disturbi Specifici dell’Apprendimento: metodi di studio VS strumenti tecnologici

Le difficoltà di apprendimento scolastico riguardano circa il 20% della popolazione in età scolare anche se la prevalenza dei disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia e discalculia) viene posta dalla maggioranza degli autori tra il 2 e il 5% (APA 1994, De Negri 1999b). In Italia, dove esiste un sistema linguistico trasparente, la prevalenza viene valutata intorno al 2,5 – 3,5% da Stella (1999), in accordo con Levi (1981) e Levi e Meledandri (1993).

Il fenomeno, che per ovvie ragioni, appare con maggiore evidenza nelle scuole, incontra un contesto sociale e familiare non sempre preparato ad affrontarlo, creando una
situazione di disagio nel bambino la quale, testimonia la necessità di pianificare interventi di correzione e di supporto specifici.

Quando viene accertata una condizione di DSA, c’è sostanziale accordo tra utenti e clinici sul fatto che da subito debbano essere utilizzati strumenti tecnologici compensativi per favorire l’apprendimento scolastico.

Queste indicazioni sono recepite e raccomandate dalle indicazioni presenti nel decreto attuativo, delle linee guida della Legge 170.

Risulta singolare però che in tale documento non ci sia alcun riferimento all’importanza di promuovere un metodo di studio per studenti con DSA.

Lo scopo di questo articolo è sensibilizzare il lettore sul fatto che un metodo di studio che tenga conto della scarsa efficienza di soggetti con DSA debba essere considerato un fondamentale strumento compensativo, da affiancare a tutti gli altri, tecnologici e didattici.

Cercheremo di dimostrare inoltre che in mancanza di questo, qualsiasi altro strumento compensativo, anche quello tecnologicamente più avanzato non sarà sufficiente a
compensare il deficit di apprendimento. 

Perché uno studente con DSA ha bisogno di un efficiente metodo di studio?

Sostanzialmente perché rispetto ai suoi coetanei, non può permettersi di usare il metodo di studio più diffuso, ossia quello di leggere più volte il testo e ripeterlo. La sua difficoltà non solo amplificherebbe di gran lunga i tempi, ma lo affaticherebbe e gli renderebbe precari i processi di comprensione. Partendo da queste considerazioni noi del Centro Educativo e Rieducativo Ass.ne Culturale Orizzonti proponiamo di creare una compatta sinergia tra Tecnici, genitori e insegnanti, iniziando proprio dalla programmazione di un metodo di studio personalizzato, strutturato in fasi di facile comprensione e applicazione nel caso di studenti con DSA.

Abbiamo pensato di distinguere le fasi del metodo di studio in due momenti distinti, ciascuno dei quali richiede collaborazioni diverse:

  • Fase 1, in classe, durante la spiegazione, l’equipe del Centro Educativo e Rieducativo ha pensato ad alcune strategie basilari, da eseguire in cooperazione tra professionisti, studenti e insegnanti, il cui obiettivo è mettere in condizione gli alunni a stare il più attenti possibile; seguendo l’antica massima che metà dell’apprendimento avviene già ascoltando la spiegazione. Nella collaborazione con gli insegnanti non si andrà a discutere le diverse tipologie di insegnamento, bensì cosa sia utile, all’alunno, per favorire la comprensione dei contenuti da studiare e ridurre il tempo da dedicare allo studio pomeridiano. Le strategie di studio da espletare a scuola, che verranno riferite e ponderate ogni volta, in sede di discussione diretta fra l’equipe e gli insegnanti, prendono in considerazione indicativamente
    questi quattro elementi: Concordare modalità di interazione tra
    insegnante e alunno per chiarire i dubbi rispetto ai contenuti da apprendere,
  1. Creare un interscambio diretto che renda l’alunno in grado di capire cosa l’insegnante consideri importante conoscere e come verrà valutata tale conoscenza,
    Come offrire indicazioni precise e concise per aiutare l’alunno a capire quali parti del testo, l’insegnante ritiene più importanti e che saranno oggetto di verifica,
  2. Come concordare con l’insegnante l’opportunità di prevedere per lo studente tempi ragionevoli di studio pomeridiano, che tengano conto dei bisogni complessivi di uno studente in crescita.
  • Fase 2, lavoro a casa, un concetto importante da far comprendere agli studenti, soprattutto i più bisognosi, è che c’è una grande differenza tra capire un testo e  icordarne il contenuto. Questa riflessione suggerisce che dopo aver passato in rassegna, con gli insegnanti, tutte le strategie possibili per favorire, nell’alunno, la comprensione degli argomenti utili da studiare, occorre che il professionista esperto di strategie di apprendimento, insegni all’alunno come mettere in atto una serie di attività per favorire il recupero delle informazioni a distanza di tempo. Le strategie di studio da espletare per il lavoro a casa, verranno operate in contatto diretto tra professionista e studente e prendono in considerazione questi altri quattro aspetti:
    Disturbi Specifici dell’Apprendimento: metodi di studio VS strumenti tecnologici
  1. Come organizzare il materiale dello stesso giorno della spiegazione,
  2.  Organizzare il materiale di studio per la lezione successiva,
  3. Come offrire un dopo scuola specializzato per la creazione di un metodo di studio personalizzato e per la preparazione prima delle verifiche,
  4. Gestire in modo prezioso il rapporto che si crea tra il clinico e i genitori dell’alunno, i quali a volte  contribuiscono, senza volerlo, a sfavorire l’apprendimento di un metodo di studio appropriato, da parte dello studente con DSA, a volte trascurando le sue reali difficoltà, a volte sovraccaricandolo eccessivamente e pretendendo irrealisticamente che l’allievo raggiunga con rapidità le stesse performance dei compagni.

Conclusioni

Riallacciandomi alla riflessione fatta nella premessa del presente articolo, concludo dicendo che la disponibilità di tecnologie informatiche per favorire l’apprendimento
scolastico è in continua crescita e sempre più a costi relativamente accessibili. Tuttavia ciò porta con sé il rischio di pensare che esse possano essere utilizzate come gli strumenti per una vista o un udito non perfetti, come gli occhiali o le protesi acustiche, ovvero che, dopo solo un controllo, basterebbe indossarle per risolvere il problema.

Noi pensiamo invece che questa analogia non sia corretta e che si debba pensare a queste risorse come mezzi alternativi o complementari che non possono prescindere
dall’insegnamento di un metodo di studio personalizzato ed alla necessità di organizzare una stretta sinergia tra insegnanti, clinici e genitori che promuova il più possibile l’autonomia dello studente e tenga da conto della sua autostima.

Strumenti utilizzati:

Un doposcuola specializzato, creato su misura dello studente e una vasta gamma di esercizi di potenziamento cognitivo, volti a migliorare la capacità di comprensione di
un testo, le abilità di sintesi dei concetti più importanti e le strategie di memorizzazione degli stessi; oltre ad una serie di attività per prevenire la demotivazione scolastica, aumentare l’autostima e ridurre l’aggressività e le difficoltà di relazione con i compagni, che potrebbero crearsi a causa dell’accumulo di insuccessi nello svolgimento di compiti e verifiche.

Risorse umane:

N. 1 Dottore in Tecniche Psicologiche (Tecnico della Riabilitazione e di Strategie di Apprendimento),

Sede:

presso la LUDOTECA DISPETTOSA di Francesca Gattafoni, Via Einaudi n.410, 62012 Civitanova Marche (MC).

Per info: 338 3113588


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :