Tuttavia, la vita quotidiana ci informa che la gente non ha una propensione gigantesca a ubbidire. Anche il bambino più imbelle respinge una pappa che non gli piace. Se gli ordinate di mangiarla si impunta. Se lo minacciate può darsi che inizi a mangiare, ma senza rinunciare a manovre subdole di boicottaggio: una lentezza esasperante, sbrodolamenti della pappa, a volte il rovesciamento accidentale della scodella.
È chiaro che i soldati di Hitler ricorsero di rado a manovre di questo tipo, altrimenti non sarebbero riusciti a rastrellare milioni di ebrei in tutta Europa in pochi anni. Ricordo che nel frattempo la Wehrmacht combatteva in Russia, bombardava l’Inghilterra, resisteva agli sbarchi americani, teneva sotto il tacco i francesi, gli italiani e il resto del continente. Agli ebrei dedicava giusto il tempo libero.
Alcuni commentatori ne deducono che evidentemente i tedeschi sono più ubbidienti degli altri popoli. Laurence Rees, un giornalista e storico inglese, osserva che però i leali servitori del Führer erano capaci di disubbidire quando si trattava di rubare:
"Ad Auschwitz [...] non c’è nessun caso noto di SS processate per avere rifiutato di prendere parte alle esecuzioni, mentre c’è abbondanza di documenti che mostrano che il vero problema di disciplina - dal punto di vista dei vertici delle SS - era il furto [ai danni degli ebrei o di altri]. Sembra perciò che i membri comuni delle SS fossero d’accordo coi vertici nazisti che uccidere gli ebrei era giusto, ma non con la politica di Himmler di impedire loro di profittare individualmente del crimine. E le pene per una SS colta a rubare potevano essere draconiane - quasi sicuramente peggiori che per essersi rifiutata di prendere parte attiva alle esecuzioni" (fonte).
A discolpa delle SS, sottolineo che c’è differenza fra rubare e rifiutare di prendere parte a un’esecuzione. Un ladro spera di non essere scoperto, mentre chi rifiuta di entrare in un plotone di esecuzione deve farlo apertis verbis, condannandosi a un castigo sicuro. Il paragone pertinente è tra il furto e le manovre di boicottaggio che i soldati avrebbero potuto intraprendere nell’ombra. In ogni caso se i soldati tedeschi fossero stati sinceri non avrebbero detto “abbiamo ubbidito agli ordini” ma “abbiamo ucciso gli ebrei perché i nostri superiori ci avrebbero fatto fucilare se ci fossimo insubordinati; sapevamo che lo avrebbero fatto anche se ci avessero sorpresi a rubare, ma in quel caso correvamo il rischio”.
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