Ditelo a Wanda

Da Bimboverde
Gentile Wanda , vorrei raccontarle un fatto molto bello che mi è capitato. So che la sua è una rubrica d'amore , e io spazierò un poco, vorrà perdonarmi. Tempi fa , ad un festival di Jazz, ho assistito alla performance di un gruppo Argentino, gli Aires Tango. E fin qui tutto bene , buona musica, interessanti contaminazioni tra antico e moderno, una grande personalità.L'ultimo brano mi ha stupito. Si trattava di una ninnananna argentina che mi cantava sempre mio padre e che avevo quasi dimenticato : Arorò mi niño, arorò mi sol, dormite pedazo de mi corazon. Si chiederà come mai . E gle lo spiego. Mio padre ebbe una balia italo-argentina che tornò nel nostro paese subito dopo la guerra e che gli cantava spesso la canzoncina che, per così dire, è entrata in famiglia. Bene cara Wanda, tutto qui. So che lei è una donna di mondo e volevo semplicemente regalare a lei ed ai suoi lettori questa bella storia che profuma di tango e Sud America. Non so su che blog apparirà la risposta, ma seguendoli entrambi, leggerò volentieri le sue sagge parole. Grazie R.
Ti ringrazio per aver condiviso questo momento di poesia con me e con tutti i lettori di questo blog. Io sono nata a Valparaiso e ho viaggiato a lungo in Sud America insieme al mio primo marito, prima di trasferirmi in Europa, perciò di ninnenanne di quei luoghi ne conosco parecchie. Fare un tuffo nei ricordi della propria infanzia è sempre un'esperienza dolce e commovente: ah, che buon sapore che hanno quei gusti che riportiamo al palato, e che delicati quei suoni che risentiamo nelle orecchie, e i volti che abbiamo amato appaiono sempre un po' appannati dalla nebbia del tempo, eppure vividi dentro al nostro cuore.
Wanda

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