Charles Bukowski
A due dita dal materasso
dorme un posacenere pieno di sputi
sognati un mese prima,
durante le lunghe passeggiate
del signor Katarrhein lungo le rive del cervello:
inappuntabile nobile,
frutto del peccato di gole arse
giace ora accanto a quei pesci morti d’artisti
imbaccucati per l’inverno
sopra le loro didascalie broncopolmonari
comunemente chiamate cazzi.