Dixon: “La VR è l’ultimo medium”

Andreessen Horowitz è una gigantesca compagnia di investitori che ha finanziato Oculus Rift. Oggi, questo colosso ha diffuso una lista di 16 trend tecnologici destinati a conquistare il mondo nell’immediato futuro. E indovinate chi c’è al primo posto? Ma sì, la realtà virtuale. E, di conseguenza, Oculus Rift, perché, lo sappiamo, senza Rift non c’è VR.

Chris Dixon, imprenditore, ha firmato un pezzo proprio sulla VR, apparso sul sito dell’investitore, che spiega perché è stata inserita nella lista. Leggete qui: “Avranno probabilmente successo le esperienze relativamente semplici. Alcuni esempi: tornare indietro nel tempo e camminare nell’antica Roma; sconfiggere la vostra paura delle altezze scalando grattacieli; eseguire manovre di precisione mentre vi allenato a far atterrare correttamente gli aerei; ritornare in posti che avete “fotografato in 3D” durante la vostra ultima vacanza; fare un pic-nic in un pomeriggio assolato con un amico di vecchia data; costruire un rapporto di fiducia con colleghi di lavoro virtuale in un modo che oggi si può fare solo in persona.”

Le prospettive indicate da Dixon sono a dir poco esaltanti. E, sempre secondo l’investitore, assisteremo presto alla nascita di nuove figure professionali: “Queste esperienze saranno sognate da degli “experience maker”, la versione VR dei filmmaker. I prossimi decenni della VR saranno simili ai primi decenni dei film. I filmmaker non avevano idea di quello che funzionava o meno: come scrivere, come girare, come montare. Dopo decenni di esperimenti hanno stabilito la grammatica dei film. Stiamo per entrare in un periodo di simile esplorazione con la VR.

Infine, Dixon fa una profezia. “Alcune persone chiamano la VR “l’ultimo medium”, perché ogni medium successivo può essere inventato dentro la VR, usando solo il software. Un giorno, guardando agli schermi dei cinema e delle TV che usiamo oggi, saranno visti come un passo intermedio tra l’invenzione dell’elettricità e l’invenzione della VR. I bambini penseranno che sia strano che i loro antenati guardassero a dei rettangoli illuminati, sperando di sospendere l’incredulità”.