Diy #1: cap toe shoes

Quanti pomeriggi spesi a girare per i negozi del centro, provando scarpe su scarpe alla ricerca della cap toe shoe che ci calzi a pennello, nelle colorazioni e nei modelli proposti sia dalle grandi firme sulle passerelle che dai marchi low cost nei propri stores. Burgundy con punta metallica a contrasto, per osare e giocare a sentirci anche noi un po' delle Olivia Palermo, o in cognac e nero, preferendo, questa volta, un tacco largo al classico "a spillo". Ma il più delle volte, la soluzione a ciò che stiamo cercando è proprio sotto i nostri occhi, per di più al solo costo di un tubetto di tempera o di brillantini. Questo modello in voga negli anni '50, che Coco lanciò nella intramontabile versione bianco e nero, può diventare, infatti, protagonista di un originalissimo DIY. Tante le varianti possibili: punte fluo o in colori neutri, come "pucciate", quasi fossero dei biscotti, in un bagno di lustrini o perline, oppure ricoperte da tante piccole borchie. Uno solo l'ingrediente immancabile: la vostra fantasia.
How many afternoons spent wandering around the shops of the city centre, trying on million of shoes in search of the cap toe shoe that fits with a brush, in colors and patterns proposed by both big names on catwalks and low cost brands in stores. Burgundy with a metal tip in contrast, to dare and to play to feel a bit like Olivia Palermo, or cognac and black, preferring, this time, a wide heel to the classic "needle". But more often than not, the solution to what we are looking for is right in front of our eyes, just at the cost of a gouache or glitter tube. This model in vogue in the '50s, which Coco launched in the timeless black and white version, can become the protagonist of a very original DIY. There are many possible variants: tips in fluorescent or neutral colors, such as dipped, almost like biscuits, in a sequins or beads bath or covered with many small studs. One is the inevitable ingredient: your imagination.


Cap toe shoes (chi fa da se, se ne fa anche 3 paia)
Operazione n°1: ripescate dal fondo della scarpiera quel paio di decollete o ballerine monocolor, un po' noiose e decisamente anonime, che meditavate già da un po' di cestinare in uno dei vostri ripulisti da "pulizie di primavera", e risparmiate forze ed energie per recarvi, invece, a comprare pennelli, tempere, lustrini, perline o quant'altro vi passi per l'anticamera del cervello e vi possa servire.
Operazione n°2: munitevi di scotch di carta e isolate la zona incriminata da colorare/decorare.
Operazione n°3: stendete una mano di bianco, che andrà a fare da base ed eventualmente a ravvivare il colore che stenderete sopra.
Operazione n°4: è arrivato il momento colorare la punta con la tonalità da voi scelta. E' doveroso essere precise: non mettetevi, perciò, a dipingere le vostre scarpe con torte che cuociono in forno o fidanzati che vi aspettano in macchina sotto casa. Nel caso di glitter e brillantini, invece del colore applicate un velo di colla e  fate colare le vostre decorazioni "a pioggia" sopra le calzature.
Operazione n°5: lasciate asciugare e, con tutta la delicatezza di cui le vostre dita sono capaci, rimuovete la striscia di scotch applicata in precedenza. Et voilà: il gioco è fatto.
Ora mettetevi pure davanti allo specchio e ammirate con espressione soddisfatta il frutto del vostro lavoro, compiacendovi di voi stesse con entrambi i pollici alzati.