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Dlgs 28/2011 e i Quesiti ambientali di Laurent Socal

Creato il 02 maggio 2013 da Followingyourpassion @follyourpassion

“…è preferibile una casa mal isolata che consuma 8 MWh di gas e 2 MWh di energia solare oppure una casa ben coibentata che consuma solo 4 MWh di gas?”

Io rispondo: “la seconda che hai detto!” Caro Laurent Socal, non c’è cosa più vera.

Questo interessante quesito è stato posto dall’ing. Laurent Socal (Presidente ANTA Associazione Nazionale Termotecnici ed Aerotecnici) in proposito al Dlgs 28/2011. Possiamo leggere i suoi commenti  sulla legge in oggetto tra le prime pagine del Quaderno di Legislazione Tecnica n.4 del 2012, nel quale esprime chiaramente le “falle” di questa legge.

Infatti, il primo obiettivo di una legge per la tutela dell’ambiente da punto di vista dell’edilizia, dovrebbe essere quello della riduzione dei consumi con energie non rinnovabili e se questo è nell’intento, purtroppo non sempre è fatto nel migliore dei modi. In pratica, è inutile andarsi a confondere su come mettere un pannello solare là dove il sole non batte!

pale eoliche Molise

In buona sostanza, si presume che se la casa che stai costruendo ha un buon isolamento e se sono stati utilizzati tutti gli accorgimenti (esposizioni delle stanze, tipologie di materiale, magari anche un tetto giardino secondo la Lg 10/genn2013, etc) arriveremo al punto in cui il riscaldamento da energie non rinnovabili sarà comunque ridotto. Ed è questa la cosa più importante, cioè quella di ridurre i consumi delle energie prodotte con i combustibili fossili.

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Ben venga che vi siano anche strumenti per l’approvvigionamento di energie rinnovabili (pannelli solari, pale eoliche, etc.) ma non “fossilizziamoci” le menti! Ora vi chiederete se sono “ammattita”, non ancora, ma seguitemi e poi commentatemi pure! La mia intenzione è avvalorare in primis la tesi dell’ing. Socal e stimolare le menti a nuove soluzioni che non si chiamano solo “pannelli solari”, ovviamente limitatamente a dove non è possibile applicarli. Avevo un professore “illuminante” e rivoluzionario all’università, per il corso di “Tecnologia dei materiali”, il suo libro sull’argomento è Architettura bio-climatica, fondamenti di geometria solare, Massimo Ricci, Edimond editrice.

copertina libro Ricci

Per farvi capire a colpo d’occhio di cosa si parla in questo libro, vi riporto di seguito un riferimento storico che l’autore fa nelle sue prime pagine:

“Per disporre correttamente ogni edificio dell’Architettura, si badi prima a quali regioni, ossia inclinazione del cielo si debba costruire. Poiché altro per l’Egitto, altro per la Spagna o per Roma o per le altre terre e contrade, si debbano stabilire i generi degli edifici; poiché questa Terra è premuta dal Sole, quella da esso è ben lontana, quell’altra nel mezzo è temperata. Perciò, siccome la costituzione del cielo rispetto allo spazio della Terra, a secondo del circolo signifero (latitudine) e del corso solare, è naturalmente collocata con qualità diverse, al modo stesso sulle disposizioni della terra  e le varietà del cielo vanno dirette le collocazioni degli edifici.” (Marco Vitruvio Pollione – De architectura, libro VI)

In pratica, è come dire che il professore suddetto ha ripreso gli stessi concetti espressi secoli prima da Vitruvio. Un buon isolamento, l’attenzione ai particolari dei materiali, alle esposizioni può incidere molto sulla riduzione delle fonti di energia non rinnovabili. Certo se poi abbiamo la facoltà di aggiungervi altre tipologie come i pannelli solari, dove è possibile è ancora meglio.

quaderni di legislazione

Per ritornare alla legge e alle riflessioni di Socal: la “Direttiva RES” 2009/28/CE impone una copertura del 20% di tali approvvigionamenti eco-sostenibili, ma in Italia ci hanno “voluto bene” e l’hanno portata al 17%, ci distinguiamo sempre noi! Siamo tutti dal cuore “green” da queste parti, ma se ci pensiamo bene talvolta i buoni propositi come questo, non trovano un riscontro sensato in termini di fattibilità. Forse vi sto scandalizzando, ma il punto è questo: siamo d’accordo se pensiamo di ridurre le fonti non rinnovabili, ma non si può imporre una legge là dove questa non può essere applicata.

immagine tratta da p. 12 del quad. tecnico n° 4 2012

immagine tratta da p. 12 del quad. tecnico n° 4 2012

Ad esempio, se io volessi ristrutturare una palazzina di un piano in mezzo a grandi palazzi di 5-6 piani, secondo l’art. 11 del Dlgs 28/2011, dovrei integrare con fonti rinnovabili che rientrino nelle percentuali di legge. Abbiamo la palazzina, in un centro cittadino, la copertura quasi tutta in ombra e una sola facciata è illuminata d’inverno. Cosa posso fare per soddisfare la legge e in contemporanea i miei investimenti? I pannelli solari, rimangono in ombra, le solar-windows non sarebbero sufficienti e le pale eoliche domestiche non le posso installare per la mancanza di spazio e perché sono in pieno centro cittadino. Disastro! Secondo la legge dovrei comunque attingere alle mie tasche per mettere degli apparecchi che incamerino energia solare, ma che non posso sfruttare. L’ing. Socal non ha messo il punto solo su questi fattori, per un ulteriore approfondimento vi invito alla eventuale lettura del suo articolo nel suddetto quaderno tecnico.

Giulia


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