Rappresentare attraverso un libro il Writing, fenomeno in costante mutamento, è sempre un tributo e una sfida al tempo stesso. Quando poi questo movimento ai limiti dell’illegalità riesce ad entrare nel territorio delle buone pratiche, proponendosi alle istituzioni come interlocutore per interventi di riqualificazione urbana, illustrare questo cambiamento epocale diventa anche un atto dovuto.
Tassello fondamentale in questo ampio progetto di testimonianza partito negli anni ’90, e al quale Stampa Alternativa ha saputo dare spazio e fiducia, è stata la ricerca di fonti dirette e di rilievo. Grazie al contributo dei pionieri newyorkesi di IGTimes, che hanno scavato fino alle radici del fenomeno e dei suoi sviluppi artistici nella New York degli anni ’70, è stato possibile realizzare nel 1996 il volume Style: Writing from the Underground. Nel 2003 sono stati i writer che gravitano intorno al collettivo Why Style ad accompagnarci con Just Push The Button, Writing Metropolitano nel tessuto metropolitano della Roma degli anni ’90, playground ideale per i più prolifici writer italiani e stranieri di quella stagione.
Oggi invece, in uno scenario di grandi mutazioni, a guidarci attraverso una nuova inedita stagione propositiva del Writing in Italia sono i ricercatori di INWARD, osservatorio internazionale sulla creatività urbana, da anni impegnato nella valorizzazione della cultura del Writing. È grazie anche al loro impegno che la dirompente energia creativa dei writer italiani ha sposato il progetto di un network nazionale di Associazioni per la Creatività Urbana (ACU).
Ed è proprio con INWARD che vede la luce questo terzo lavoro dal titolo Do The Writing!, un libro che è parte di un progetto più ampio, destinato ad accelerare le dinamiche di sviluppo all’interno della community e la spinta propositiva nei confronti dell’opinione pubblica e delle istituzioni, locali e nazionali.
Le pagine di Do The Writing! affidano a Luca Borriello, direttore di INWARD, la regia di un triplice registro di lettura che gravita intorno ai concetti di Ricerca, Progetto e Sviluppo. In tale contesto, le interviste a Mario Morcellini, Achille Bonito Oliva e Luigi Prestinenza Puglisi evidenziano solo alcuni dei tanti terreni di ricerca che il Writing, a 40 anni dalla nascita e ben lontano dall’esaurire la propria spinta propulsiva, continua a vitalizzare. Sono invece le stesse ACU ad illustrare nella sezione centrale di questo lavoro nuove dimensioni progettuali, capacità organizzative ed efficienza esecutiva, attraverso la rassegna di produzioni culturali di elevato valore comunicativo, artistico, sociale.
Sugli sviluppi che per il Writing si prospettano da oggi anche nel progressivo dialogo con gli enti pubblici, interviene infine il Ministro della Gioventù Giorgia
Meloni, promotrice del recente riconoscimento istituzionale e sostegno alla valorizzazione della creatività urbana e al più ampio progetto Do The Writing!. Mi auguro che questo libro, condiviso e realizzato con grande impegno insieme a Luca Borriello, Salvatore Velotti e Francesco Palladino, nonché grazie all’indispensabile contributo di tutte le ACU d’Italia, stimoli un nuovo processo di crescita e affermazione per tutto il movimento, verso il quale rimango ancora e sempre più profondamente legato e riconoscente.