Carissimi lettori (immaginari), rieccomi qui!
Dopo una lunga estate di assenza, ritorno da voi con le migliori intenzioni, nella speranza di riprendere a scrivere con costanza su queste pagine virtuali. Prima di immergerci nelle nuove avventure autunnali, però, mi sembra opportuno raccontarvi qualcosina della mia estate, un po’ come si faceva nei temi delle scuole elementari… Innanzitutto dovete sapere che ho trascorso gli ultimi due mesi in una località balneare della mia Sicilia: 4 km di spiagge bianche e mare azzurro e cristallino, locali che si contano sulle dita di una mano e WIFI inesistente! Nonostante le difficoltà di connessione sono comunque riuscita a tenermi al passo. Tra le minacce al giovane Padawan per costringerlo a scaricare gli episodi e a portarmi interi hard disk nel suddetto paesino a km di distanza, e le scalate impossibili alla ricerca di luoghi in cui il maledetto iPhone riuscisse a collegarsi, è stato possibile persino rimanere in pari con qualche serie tv, iniziare qualcuno dei recuperoni estivi che DOVEVANO assolutamente entrare a far parte della mia lista dei preferiti e tenermi più o meno aggiornata sugli update seriali più importanti. Partiamo da questi ultimi.Gli update estivi in breve:
- San Diego Comic Con: immaginatevi la sottoscritta piegata in quattro sotto l’albero diroccato del vicino di casa alla ricerca del 3G e avrete in mente il quadro esatto della situazione. Tra i momenti TOP da segnalare: tutte le apparizioni di Matt Smith e le vagonate di feelings per il suo addio al Doctor, l’anteprima della series 3 di Sherlock in esclusiva per il SDCC e la trascrizione audio che ci ha ucciso definitivamente, tutti i Panel della Nerd Machine (Zach Levy, noi sì che ti vogliamo bene!), e infine il momento TOPdelTOP:
http://www.youtube.com/watch?v=OdnKu3qT1bc
- Trailer, trailer e ancora trailer: da Thor – The Dark World a The Fifth Estate ai trailer delle novità seriali autunnali, al recentissimo trailer del palinsesto BBC, è un’impresa da titani cercare di individuare il Most Wanted della prossima stagione. Intanto che voi ci provate io vi regalo un altro set per la collezione “Un Tommaso Per Tutte Le Occasioni”:
- SherlockR3VEALED: tra le trollate del Moff e l’annuncio del nuovo villain (che è il fratello di Mads Mikkelsen e voi non potete capire quanto asdfghjkl…) ci hanno distrutto l’anima.
- L’annuncio del Dodicesimo Dottore!
- Bat-Affleck: ebbene sì, ormai ce ne siamo fatti una ragione. Sarà Ben Affleck a vestire i panni di Batman in Man of Steel 2. Ora, dovreste già sapere tutti (e se non lo sapete ve lo dico adesso) che io amo immensamente Christopher Nolan. E dovreste sapere anche che ho una cotta immensa per Christian Bale dai tempi di Piccole Donne. Infine, dovreste sapere che Batman è il MIO SUPEREROE PREFERITO IN ASSOLUTO (haters fatevi avanti!) e che ho adorato l’era Nolaniana anche più di quella Burtoniana. Non ho nulla contro Ben Affleck, anzi, se vi dovesse capitare di rileggere le mie parole su Argo, capirete che mi piace davvero moltissimo ma di certo che dopo gli orrori di Daredevil avrei proprio evitato di rimetterlo in calzamaglia! Detto questo: speriamo che sappia fare il suo dovere, e nel frattempo ci godiamo le meraviglie del web che sull’argomento sta sfornando vere e proprie chicche di fangirlismo!!!
Ora passiamo ai recuperoni delle serie tv:
- Orphan Black: se non l’avete ancora fatto, correte a vederlo! La serie, passata in sordina perché ci pareva un’orrida scopiazzatura del già orrido Ringer, è una piacevolissima sorpresa: la trama si muove velocemente e la scrittura è di altissimo livello. I personaggi, che ad una prima occhiata possono sembrare degli stereotipi belli e buoni, si liberano prestissimo dell’appiattimento archetipico per svilupparsi a tutto tondo. Tatiana Maslany E’ la scoperta recitativa dell’anno!
- House of Cards: avevamo detto che era una serie imperdibile per seguire gli sviluppi del “Fattore Netflix”. Ora ci rendiamo conto di essere davanti ad uno spettacolo seriale come pochissimi in circolazione. Un piccolo paragrafetto non potrebbe mai bastare a contenere tutte le lodi che merita House of Cards, o tutto l’amore che nutro nei confronti di Kevin Spacey. Spero di riuscire presto a trovare il tempo per parlarvene, in attesa che la serie sbaragli tutta la concorrenza possibile agli Emmys.
- HannibalAKA il paradiso del fangirlismo – serial killer edition. Vi dirò la verità: io leggendo la trama durante gli upfront dello scorso anno, e considerato l’imperituro amore nei confronti de Il Silenzio degli Innocenti, su questa serie non ci avrei scommesso nemmeno un paper-dollaro del monopolino disney che avevo da bambina Eppure sono stata conquistata. In principio è stata l’estetica della serie, la fotografia desaturata, la freddezza malinconica dell’immagine e la curiosità nei confronti del pucciosissimo Will Graham. Poi è stato il costante scambio di battute sempre sul filo della manipolazione mentale, con quella “mental illness” sempre sfiorata, accarezzata, temuta e quindi stimolata. Infine mi sono scoperta poco a poco sempre più innamorata di Mads Mikkelsen e della sua versione del ruolo iconico del Doctor Lecter. Potrei passare ore intere a rivedere le scene che vedono Hannibal impegnato in cucina!!!
- The Fall: per la serie “di serial killer non ne abbiamo mai abbastanza”, ecco qui un’altra tv series dedicata all’argomento. Anche in questo caso, come in Hannibal, non ci si concentra sul whodunit ma il “cattivo” ci viene svelato nel giro dei primi cinque minuti del pilot. Anche in questo caso il fulcro dell’attenzione gira tutt’attorno alla dicotomia tra i due protagonisti Paul Spector e Stella Gibson. A fare la differenza è probabilmente quest’ultima: uno dei personaggi femminili meglio sviluppati in circolazione, esemplare più unico che raro di donna in stato di totale emancipazione, sessuale ma soprattutto psicologica.
- ClassicWho:: ed ecco infine il recuperone definitivo. In realtà sono ancora alle prime battute (e vorrei vedere, sono millemilamiliardi di episodi) ed ho ancora una lunghiiiiiiissima strada davanti. All’inizio è stato tutto un po’ strano: abituarsi al formato dei serial ed imparare ad orientarsi in questo mare magnum di puntate, ma soprattutto trovarsi davanti ad un First Doctor così diffidente verso gli estranei e radicalmente diverso da come lo conosciamo nel NewWho… Poi è stato un percorso tutto in discesa. Non saprei mai esprimere in parole semplici l’emozione provata davanti ad An Unearthly Child, o di fronte alla prima apparizione dei Daleks… Più avanti magari vi farò un mega post/riassuntone con gli highlights del Classic Who e una serie di consigli utili per chi volesse cominciare.