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Le cose iniziano a farsi serie, e non solo perchè molti dei fili conduttori sparsi qua e là durante la prima e la seconda stagione vengono ora messi insieme, ma anche perchè dopo un inizio a rilento e qualche tempo per ingranare, il Dottore ha definitivamente inserito la marcia in più per diventare additivo!
Questo terzo anno viene infatti polverizzato in tempo zero, grazie ad episodi autoconclusivi ad alto tasso di ironia e genialità (The Shakespeare code e Gridlock) e episodi doppi scoppiettanti e ricchi di pathos.
Ad aiutare il Dottore, dopo che Rose ha dovuto dirgli addio, ci penserà dapprima una sposa molto cheap, poi una quasi-dottoressa che ne sa! Martha Jones dovrà però combattere a lungo con il fantasma di Rose, e il fatto che un'inevitabile sentimento amoroso sorga nei confronti del suo nuovo capo non la aiuterà di certo.
Come resistere infatti al fascino di David Tennant? Già, come, visto il suo modo esplosivo di interpretare, i suoi neologismi, i suoi miscugli di lingua e la sua mimica facciale?
Ma in questa terza stagione c'è molto di più!
Non solo c'è quello che finora è per me la miglior sceneggiatura (quel Blink in cui compare anche una giovanissima e già splendida Carey Mulligan), ma c'è anche un finale esplosivo, lungo tre episodi che lasciano con il fiato sospeso, mettendo il Dottore contro qualcosa di molto più spaventoso dei soliti Cybermen o Dalek.
Con questo finale, quindi, Doctor Who riesce a mettere insieme non solo l'azione, non solo l'ingegno, ma anche della commozione e dello sbalordimento come da tempo non provavo per una serie tv.
Con Faccia da Boe prima, e la scelta di Martha poi, la terza stagione si ascrive di diritto tra le migliori viste per il genere, e se le altre stanno già scalpitando, avranno un gioco duro da battere!
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