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D.O.D su Vox Roma

Da Valeriadisagio

D.O.D su Vox RomaVox Roma intervista la mamma di Discount Or Die:

Una storia di alcolismo, cali di entusiasmo e refusi

Ha fatto un corso di pubblicità. Poi ha iniziato a partecipare ad un cineforum. E comprava lei bibite e patatine. Andando sempre al risparmio, ha iniziato a comprare anche le birre a meno di un euro a litro (nei discount). E ha scoperto che alcune sono davvero buone. Quindi ha aperto un blog, per recensire i prodotti di qualità che si possono comprare nei discount. Poi un giorno, parlando con una sua amica le ha proposto di aprire una fanzine. L’amica è saltata direttamente al passaggio successivo e ha contatto una casa editrice. La nottetempo. Che ha proposto a Valeria di scrivere un libro, tratto dal suo blog – seguitissimo – discountordie.org. La favola non è finita, perché Valeria un giorno viene intervista da un giornale proprio per la pubblicazione del suo lavoro. Adesso in quel giornale ci lavora.
Il blog è diventato una community?
«È stato il passaggio naturale. All’inizio erano i miei amici che mi mandavano le recensioni. Poi c’è stato un calo d’entusiasmo, ma hanno risollevato le sorti del sito gli altri, persone che non conoscevo che mandavano i loro consigli. Credo che l’idea che lo distingue sia lo spirito critico: low cost non vuol dire biracce e tristezza. Vuol dire anche chilometro zero. Non solo depressi e squattrinati. Nei discount si trovano anche piccole chicche, anche eccellenze. Le recensioni, poi, col tempo, raccontavano sia del prodotto recensito, e pure di cose della vota della persona che scriveva. Io stessa quando inizio a scrivere un post non so cosa scriverò, non so che aneddoto racconterò».
Il libro come è impostato?
«È diviso in categorie: pane, pasta, pizza, latte&derivati… Sono recensioni prese dal blog e riadattate al mezzo. Rileggendone alcune mi sono messa le mani nei capelli: non si fa editong nel blog. L’obiettivo del libro è cristallizzare un momento, si sa che i discount sono famosi per cambiare spesso prodotti e marche. Con internet possono avere successo anche prodotti non pubblicizzati, con un marchio non famoso. Adesso i consumatori si fidano meno della pubblicità e di più dei forum, delle community. Ci si confronta, si acquista e si commenta il prodotto sul web».
Un menù low budget, ma buono?
«Mi vengono in mente due ricette: una è una torta dia tre euro che si fa in cinque minuti e l’altra è la vellutata di ceci con gamberi. Sono entrambe sul blog».

Maggio, 2012 – Vox Roma


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