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Dolce e profumata menta

Da Yellowflate @yellowflate

Dolce e profumata mentaUna storia narrata da Ovidio lega il nome della menta a quello della ninfa “Myntha”, creatura di bellezza straordinaria.
Secondo la leggenda, la ninfa venne trasformata nella pianta della menta da Proserpina, moglie gelosa di Plutone, ed il suo caratteristico profumo gli fu donato dal dio come ultimo gesto d’amore.
La menta,  molto apprezzata nell’antichità per le sue qualità terapeutiche ed aromatizzanti, è una delle piante che dal punto di vista medicamentoso è da sempre usata, basti pensare che ne facevano impiego gli antichi egizi e i romani. Diverse culture e tradizioni popolari le attribuivano infatti virtù calmanti, antispasmodiche, analgesiche e addirittura afrodisiache.

Sostanzialmente, la menta deve le sue proprietà farmacologiche e terapeutiche al suo olio essenziale, ma anche all’insieme del fitocomplesso, nel quale troviamo mentolo (al 42%), monoterpeni, sesquiterpeni, tannini, flavonoidi, acido ursolico e oleanolico.
La menta, disponibile in natura in diverse specie, è principalmente nota come rimedio naturale per i disturbi dell’apparato gastrointestinale, grazie alle sue proprietà stomachiche, coleretiche, antispasmodiche e carminative.
Vanta inoltre proprietà toniche, antisettiche e vermifughe e può essere utilizzata per curare quelle malattie infettive che non hanno bisogno di antibiotici, come leggere affezioni respiratorie, coliti e cistiti lievi.
La mentà è anche utile contro le gastriti, i crampi allo stomaco e le duodeniti, oltre ad essere impiegata come espettorante per faringiti, bronchiti ed asma.

La proprietà della menta vengono anche sfruttare per usi alimentari,

Dolce e profumata menta
in particolare per aromatizzare pietanze ed insalate, ma anche per la produzione di prodotti dolciari, bevande e liquori. Le foglie della menta sono usate per la preparazione di alcune salse e piatti di carne.
La menta é inoltre ideale per la preparazione di legumi, per il confenzionamento di liquori e di alcune bevande rinfrescanti. Le sue foglie si utilizzano abbondantemente nelle regioni centro meridionali per aromatizzare paste, semifreddi, frutta e verdure stufate, in particolare melanzane e zucchine.
Essa si abbina a tutte le carni con sapore deciso, come anitra, agnello, montone, e alle verdure estive: pomodori, cetrioli, patate novelle,  zucchine. Sta anche bene con le preparazioni a base di lamponi, fragole e altre bacche.
Essiccata si usa per tisane e tè (il tè alla menta calma la mente, stimola la digestione e combatte la nausea).

Esistono numerose varietà di menta selvatiche e da giardino, tra quelle più usate in gastronomia spicca la menta piperita, ibrido naturale nato attorno al Seicento, dal sapore molto forte adatto nelle preparazioni dolci e nelle bevande.
Coltivare la menta è davvero semplicissimo e non richiede grandi conoscenze di giardinaggio o di botanica. 
Si moltiplica per talea
 oppure separando delicatamente i cespi, se la pianta è abbastanza grande, a partire dalla fine di settembre.


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