Dolce & Gabbana annunciano accordo triennale con il Chelsea Football Club

Creato il 28 luglio 2010 da Dg_victims @DG_VICTIMS
Nuova collaborazione per Dolce & Gabbana ed il mondo del calcio. Il duo di stilisti italiani Domenico Dolce e Stefano Gabbana annuncia infatti di avere siglato un accordo triennale con il Chelsea Football Club: una nuova partnership che vede lo stile italiano non solo vestire le divise formali ufficiali del team inglese, ma allestire inoltre la Dolce&Gabbana Lounge all'interno del West Stand di Stamford Bridge e l'area di accoglienza principale della sede del club. "Siamo molto felici di questo accordo e di poter legare il nostro nome a quello di un club così prestigioso come il Chelsea - hanno commentato i designer - Siamo grandi tifosi di calcio, che per noi è sinonimo di sana competitività, di passioni intense e di disciplina. I giocatori sono delle icone di stile dentro e fuori dal campo, e a tutto questo si unisce il nostro amore per l'Inghilterra e per Londra, da sempre fonti di ispirazione per il nostro lavoro". Una nuova partnership questa tra il brand italiano ed il mondo del calcio che fonda le sue radici sin dal gennaio del 2004, quando il duo creativo lancia il libro Calcio: un personale tributo al mondo dei giocatori, visti come nuove icone dello stile maschile contemporaneo, dove 44 calciatori, tre squadre complete e due allenatori, tutti in Dolce&Gabbana, venivano immortalati in bianco e nero dal fotografo Mariano Vivanco. "Siamo onorati che sia Dolce&Gabbana a disegnare le divise ufficiali formali del Club per i prossimi tre anni - ha commentato Ron Gourlay, CEO Chelsea Football Club - Gli abiti che hanno realizzato questa stagione per la squadra sono straordinari e siamo molto contenti di essere partner di un marchio di moda conosciuto in tutto il mondo e così innovativo. Oltre a vestire la squadra, Dolce&Gabbana si occuperà anche di riprogettare la Club Directors Lounge e altre aree chiave dello stadio, per sottolineare l'inizio di una relazione che continuerà nelle stagioni a venire."

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