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Dolce Sogno

Da Dimasi
Dolce Sogno
Viaggio in auto per la città, per una volta è Lugano. Nel traffico incontro sul marciapiede Jo che cammina assorta. La chiamo e sentendomi alza la testa. Con un cenno mi saluta e dice qualcosa, ma non riesco a sentirla e la cosa m'incuriosisce, perché sembra importante. Quindi accosto e le chiedo di ripetere: "Ti voglio", mi dice. Ovviamente sgrano gli occhi e non ci credo, ma una fila di pullman mi costringe a ripartire e non posso chiederle altro. Mentre percorro il lungolago mi chiedo perché abbia detto una cosa simile, quindi faccio il giro e torno indietro, ma lei è lontana e nuovamente non la sento. Mi grida un nome, e capisco che è il nome del paese dove vive. Non riuscendo a raggiungerla decido di andare in quel paese ed aspettarla, ma come in ogni sogno lei è già là. Scendo dall'auto, mi avvicino a lei lentamente e le chiedo all'orecchio: "cos'hai detto?" "io ho parlato, ora tocca a te" Wow... In una frazione di secondo devo prendere una decisione: davanti a me c'è una bella ragazza che mi ha appena detto che mi vuole, che significhi tanto o poco mi si scioglie il cuore e decido per il "Si, va bene, mi butto". La porto per mano vicino al lago, in un anfratto storico molto suggestivo (che ovviamente fa parte del sogno!), e la guardo negli occhi. Si, non scherzava. Cerca di parlare ma le metto un dito sulla bocca e la faccio tacere. Mi avvicino ed inizio a sentire il suo profumo sul collo, non quello che ha messo, ma quello della sua pelle, del suo corpo; nel frattempo le stringo i fianchi dolcemente, ascoltando il suo corpo, cercandolo, provando a conoscerlo e lentamente le carezzo la schiena, salgo e scendo lentamente, imparando. Non la bacio, voglio "sentirla". Sento di desiderarla, ma non la voglio, perché la voglio vivere, sentire, conoscere. I nostri respiri iniziano a farsi pesanti, profondi, ma voglio assaporare ogni istante, ogni frazione di desiderio, di coinvolgimento. Lentamente le risalgo il collo partendo dalla spalla con dei baci, lievi, sottili, leggeri tocchi. Lei mi guarda ed io mi sento desiderata, viva. Quindi non resisto e prendendole la testa da dietro la bacio, con lentezza, aspetto un poco per andare a conoscere la sua bocca, la sua lingua, voglio che mi cerchi, che mi chiami a sé, e quando accade il mondo esplode, si trasforma, e sento due corpi che si cercano, si vogliono e si piacciono, desiderano godere l'uno dell'altro.  Ogni istante è lento, dolce, profondo. Accarezzo un corpo estraneo, nuovo, mi prendo il tempo per vedere ogni valle, ogni sospiro, ogni cambiamento, e sentire il suo corpo tra le mani mi riempie d'amore, di esistenza. Una sensazione spettacolare, intensa, una boccata d'amore. Ed in quel momento è amore quello che provo. Intensamente.
Bene, per una volta un sogno arriva come una benedizione, riportando equilibrio in un'anima che desidera sentirsi viva e che desidera amare più di ogni altra cosa. Perché la Jo? Mah, non saprei. E' bella, la conosco quasi per nulla, forse in questo momento condividiamo un dolore che ci accomuna e quindi ho "scelto" lei. Domani il sogno sarà forse sfumato, ma le auguro di non incontrarmi questa sera ;-)

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