Da qualche parte nello spazio e nel tempo, in una remota galassia, si vive nel culto assoluto dell'abbronzatura e della bellezza fisica.Il tiranno Grigorio, in onore e ricordo del martire Efisio, morto fulminato a causa un corto circuito di una lampada abbronzante, intima al capitano Pixws e al suo equipaggio raccogliticcio fatto di criminali, rockstar cadute in disgrazia e poveracci assortiti di trasportare in ogni angolo dell'universo un carico di lampade abbronzanti a bordo della sua navicella spaziale che si chiama Dolcezza Extrema.
E' solo l'inizio di un incredibile avventura.
Sono sempre aperto a sperimentare visioni di tipo nuovo e sono stato molto contento quando sono stato contattato dal regista Alberto Genovese per visionare il suo film che è stato presentato in anteprima all'ultimo Fantafestival. Quello che mi ha invogliato subito ad accettare è la descrizione che mi ha fornito del suo film definito come "Progetto indipendente che si trastulla tra Sci -fi Musical/Horror e Commedia irriverente interpretato da Antonio Adinolfi(...) e da uno stuolo di pupazzi realizzati con stoffa e plastica riciclati.Il film gioca sporco su argomenti come Droga, Sesso, Religione e Politica",
Di solito diffido delle descrizioni delle opere fornite dai loro autori che per affetto e generosità sono portati sempre a dire di più di quanto basti, ma dopo aver visto Dolcezza Extrema posso dire che Alberto si è tenuto veramente "stretto" con la descrizione del suo film.
Ci dice solo un minimo in quelle frasi che ho riportato.
Io francamente non avevo mai visto nulla di simile e , devo dire, che ho divorato come se non ci fosse un domani gli 82 minuti di visione.
E questo perché Dolcezza Extrema per quanto mi riguarda è stato un caleidoscopio di ricordi a partire dalla mia infanzia per poi arrivare all'adolescenza cinematografica e musicale.
Posso solo avere ammirazione per un artista che riesce a farmi mettere nello stesso pensiero, gli uni accanto agli altri Jan Svankmajer,Ray Harryhausen, Jim Henson e il Muppet Show, Capitan Harlock e Spazio 1999, Alien e Guerre stellari ma anche i film della serie Gamma Uno di Antonio Margheriti ( anche loro un inno alla creatività italica,il classico fare le nozze coi fichi secchi), la demenzialità e il black metal, la sci fi e la pubblicità più becera di un lettino abbronzante.
Merito va a una visionarietà pantagruelica del suo autore una vera e propria spugna che assorbe ogni suggestione e , una volta strizzata, restituisce un po' tutto insieme in un (dis)ordine che di prestabilito ha ben poco.
La trama è poco più di un pretesto ( e a dire il vero è anche la cosa più debole del tutto, non faccio fatica ad ammettere che a un certo punto mi sono un po' perso) per mostrare le creature di Alberto Genovese, perché di vere creature si tratta , fatte di materiale di riciclo come calzini e bottoni e ognuna perfettamente riconoscibile.
Frammisto al delirio visivo ( ma mai naufragar mi fu più dolce in questo mare) un vero e proprio delirio sonoro con vari pezzi black/death metal ad alta velocità ad opera della band Male Misandria che hanno il duplice compito di spezzare il ritmo e allo stesso tempo di ravvivare l'atmosfera dando nuovo sprint.
Frutto di lavorazione lunga e certosina Dolcezza Extrema gioca con un po' tutto l'immaginario che va a pescare nel weird senza compromessi cercando anche una forte impronta satirica ( vedi il culto per il fisico e l'abbronzatura perfetti ).
Stupisce per la cura del dettaglio, per le varie tecniche usate, stupisce perché qualcosa di simile non c'è in giro.
Se il cinema è una forma d'arte, Dolcezza Extrema ha tutto il diritto di starci con la sua grande qualità realizzativa e anche con tutti i suoi difetti.
Non era facile narrare una storia facendo leva su questo immaginario così vasto e qualcosa sfugge nella visione ma sono difetti che vengono fuori per la grande generosità di Alberto e per la sua passione di dare sempre di più al pubblico.
Dolcezza Extrema non è un film come gli altri, è qualcosa di unico e irripetibile , è l'ulteriore testimonianza che servono le idee per fare cinema e qui ce ne sono in abbondanza.
Può non piacere perché è una proposta di non facile assimilazione ma non lasciatevi sfuggire l'occasione di ampliare i vostri orizzonti.
Con Dolcezza Extrema ci riuscirete...
PERCHE' SI : estrema cura nel design e nella tecnica di realizzazione, porta in scena un immaginario weird senza compromessi, originale, stacchi musicali metal assassini.
PERCHE' NO : la narrazione diventa un po' troppo ingarbugliata col passare dei minuti e ci si perde un po' dentro ai meandri del film.
LA SEQUENZA : non riesco a estrapolarne una: qui è da vedere tutto, ogni sequenza è qualcosa di nuovo e originale.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
Chi ha detto che i film non alimentano i flussi di ricordi?
Mi fa piacere che ci sia gente in Italia come Alberto Genovese, gente di talento e che ci prova.
Mi dispiace che gente come lui debba lavorare esclusivamente nell'underground tra mille difficoltà.
Sarei veramente curioso di vederlo al lavoro con un budget milionario o giù di lì.Altro che Hollywood.
( VOTO : 7,5 / 10 )