Dolci Sardi: i pastissius

La mia passione per i pastissius è vecchia quanto la sottoscritta. D’altronde mamma non ci si è mai dedicata, e si sa, si desidera sempre quel che non si ha in casa. Naturalmente per il mio matrimonio mi sono fatta confezionare un bel cestino di candelaus e pastissius, con la promessa che di lì a breve li avrei fatti con le mie manine. Non che non mi sarebbe piaciuto farli per il matrimonio, ma davvero ho fatto di tutto… e mi mancavano solo i pastissius. 

A quasi un anno di distanza mi sono cimentata. Come primo tentativo non è andato male, anche se mi devo perfezionare nella produzione della glassa.

Ingredienti

• 250 gr di farina
• 525 gr di zucchero
• 400 gr di mandorle sgusciate e spellate
• 50 gr di strutto
• 5 uova
• 2 albumi

Preparazione

Tanto per cominciare ci si deve dedicare alle mandorle che devono essere sbucciate, private della pellicina scura, tostate e macinate. In questo modo si avrà a disposizione una morbida farina di mandorle.

A questo punto impasta la farina, con 25 grammi di zucchero e lo strutto e una volta che l’impasto sarà omogeneo devi stenderlo il più fine possibile rivestendo i pirottini in latta precedentemente spennellati con del burro o dello strutto (più ne procuri meglio è! In questo modo ridurrai di molto le infornate).

E’ il momento di pensare alla farcia: è questione di un attimo. Devi montare le uova con 350 grammi di zucchero fino ad ottenere un bel composto tutto bollicine. Incorpora la farina di mandorle e riempi le formine.

Inforna a 180 gradi per circa 15 minuti.

E ora il mio punto debole: la glassa. Prepararla è semplice, almeno sulla carta. Devi mettere a bagnomaria due albumi da mescolare con 150 gr di zucchero. Solo più tardi ho scoperto che il composto deve essere frullato e non mescolato a mano. Aggiungi al composto una goccia di limone ed il gioco è fatto.

Una volta sfornati i pastissius toglili dai pirottini, lasciali freddare, glassali e in seguito pensa all’eventuale decorazione.

A preferenza puoi cimentarti in questa glassa alternativa detta sciroppu a mesu puntu.

Photo Credit: claudia.zedda