Che tipo di donna sei?
Oddio, già mi suona strano essere definita donna. Sembra ieri quando spegnevo le candeline della mia torta di compleanno dei 18 anni. Ora sono alla soglia dei 25 ed inevitabilmente mi sento chiamare donna. Ti dico, sono una donna strana. Una donna che pensa, che punta alla sostanza e poco all’apparenza. Che non ama le mode del momento ma se le crea a suo piacimento. Una donna con mille sfaccettature a volte incomprensibile a tanti uomini ma amata dal resto delle donne.
Qual è la qualità più importante per farcela?
La perseveranza. E’ tutto se si vogliono perseguire degli obiettivi nella vita.
Cosa diciamo approposito degli amici?
Nel mio cammino ho incontrato tante persone. Molte di esse si sono fermate per un pò, hanno fatto un giro nella mia vita e poi sono scese. Alcune le ho fatte scendere io per forza di cose. Gli amici sono come i passeggeri di un treno. Quando ci sono fanno il viaggio assieme a te ma non è detto che arriverete a destinazione tutti insieme. Anzi, al capolinea si arriva quasi sempre da soli. E non è detto che sia un male.
Se dovessi descrivere la tua carriera fin ora, che cosa diresti?
La definirei una grande corsa contro il tempo. Ho deciso di studiare e lavorare contemporeaneamente e non rimanere indietro. A mio rischio e pericolo ho dato la priorità alla carriera e al curriculum, e se dovessi tornare indietro lo rifarei mille volte. Sono soddisfatta per il 90% per come sono andate le cose. Le soddisfazioni mi sono piovute dal cielo ma le ho anche volute e cercate. Ora mi manca la ciliegina sulla torta. Ho solo 24 anni e penso che di strada ne farò tanta perchè ho la costanza e la perseveranza!
Quindi niente pentimenti.
Mai. Vivo di puro istinto. Il mio essere va contro i ripensamenti e i pentimenti.
La tua canzone più importante e perchè?
Definirne solo una è difficilissimo. Vivo di musica e dovrei stilare una classifica perchè tante canzoni hanno fatto parte della mia colonna sonora di vita. Diciamo che sono molto legata a No Surprises dei Radiohead. Mi ha fatto da ninna nanna nelle notti insonni e da sottofondo nei giorni più cupi.
Le letture che preferisci?
Mi piace tantissimo leggere e devo dire che il tempo per farlo è poco. Amo i libri della biblioteca perchè sono vissuti e sono composti da tutte le emozioni dei lettori precedenti. Amo l’odore della carta nuova, mi perdo ad occhi chiusi ad annusare i libri. Vario molto tra i generi: acquisto libri sulla formazione personale, noir, classici o anche di stampo femminile. Per quanto riguarda gli storici basta affacciarmi nell’immensa libreria di mia zia, lei è appassionata di bibliografie dei grandi personaggi che hanno fatto storia.
C’è un libro che ti ha cambiato la vita?
Si. Il manuale sulla PNL.
La città italiana in cui ti piacerebbe stare? e quella estera?
Sono fortunata perchè ho la possibilità di vivermi tre città all’anno. Ho la residenza a Ferrara, una casa a Roma e contatti universitari e lavorativi a Bologna. Ferrara mi serve quando devo disintossicarmi da Roma. Roma è la mia evasione dal silenzio eccessivo di Ferrara. Bologna è il compromesso tra Roma e Ferrara. Se dovessi scegliere però vorrei vivere a Roma, quasi sicuramente rimarrei lì un paio di mesi e ritornerei nella mia routine.
Invece, come città estera vorrei Barcellona. E’ stato amore a prima vista. Rispecchia molto la mia personalità.
Il complimento più bello che hai ricevuto?
Sei una Signorina Totalmente Realizzata Orgogliosa Non Zerbino Autonoma che sta per Stronza. Ringrazio soprattutto per il totalmente realizzata e il non zerbino.
Un sogno nel cassetto?
Non metto più i miei sogni nel cassetto perchè rischiano di rimanere nell’angolo buio della mia mente. Preferisco porli sulla scrivania pronti per poterli realizzare. Mi piacerebbe diventare giornalista professionista, condurre un telegiornale e scrivere almeno un libro.
Non hai mai paura di perdere?
No, nella vita non si perde. Casomai si cade ma poi ci si rialza. Le cadute servono per farti apprezzare i momenti belli della vita e guardare oltre l’orizzonte verso nuovi obiettivi.
Il momento più bello della tua vita e quello più brutto?
Il giorno più bello è stato quello della mia prima laurea (attendo con ansia quello della seconda). Il giorno più brutto deve ancora arrivare. Probabilmente, sarà quando mia zia lascerà questo mondo terreno. Per me è un punto di riferimento fondamentale visto che mi ha cresciuta.
Ultima domanda: la felicità è…
La felicità è nelle piccole cose. Sarò banale ma è così. Per me è anche un pranzo con la mia famiglia o un pomeriggio in mezzo alla natura assieme a mia sorella. Grazie ai momenti di piacere e benessere con la mia famiglia raggiungo la felicità assoluta.