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DOMANDE E RISPOSTE. "E' possibile aiutare chi sembra proprio non voglia essere aiutato?"

Da Dott.ssa Katjuscia Manganiello - Pesaro

Gentilissima Dottoressa,
Le scrivo nella speranza di trovare aiuto. Nella famiglia del mio compagno (da cui aspetto una bambina) ci sono gravi problemi che si perpetuano da anni e che sembrano trasmettersi di generazione in generazione.
Voglio assolutamente trovare un modo per farli uscire da questo circolo vizioso infernale anche per proteggere la mia bambina da tutte queste sofferenze.Il mio compagno sin da piccolo ha dovuto subire i conflitti dei suoi genitori che puntualmente si ripresentano, sfociando nella "fuga" di casa del padre che poi però immancabilmente torna (spesso perché la madre minaccia di suicidarsi o per sensi di colpa) e
ricomincia tutto da capo.La madre del mio compagno pare abbia dei gravi problemi psicologici. Attualmente ha crisi isteriche, scoppi d'ira improvvisi, comportamenti depressivi, racconta spesso menzogne per far volgere i fatti a suo favore e nei momenti di crisi ha una percezione della realtà totalmente alterata. Ciò-nonostante riesce a continuare il suo lavoro.
Temo che queste sofferenze psicologiche siano ereditarie: suo padre (alcolizzato) si è suicidato, così come sua sorella, che soffriva di una grave depressione. La sorella del mio compagno ha sofferto di anoressia e in seguito di tossicodipendenza. 

Io e il mio compagno pensiamo di dover intervenire per interrompere questo circolo vizioso, anche e sopratutto per il bene della nostra bambina. Il problema è che non sappiamo come.Sono stati da psichiatri, da psicologi di coppia ma non hanno mai risolto nulla.
La madre del mio compagno non riesce ad accettare di essere malata- il padre non riesce ad accettare che anche lui ha bisogno di aiuto - e che questo aiuto non può venire dai figli. Qualsiasi tentativo mio e del mio compagno di parlare con la sua famiglia sfocia in un accentuarsi dei conflitti e delle sofferenze.L'unica "arma" che abbiamo in mano è che loro non vedono l'ora dell'arrivo della nipotina e noi abbiamo detto loro che se non trovano un modo di risolvere i loro problemi e conflitti noi non ce la sentiamo di portargliela in casa.Il mio compagno sta cercando di convincere il padre ad andarsene definitivamente e trovare per la madre una persona (per non dire "badante") che la aiuti nelle incombenze quotidiane.Non sono sicura che da soli riusciremo a spezzare questo circolo vizioso. Abbiamo bisogno di aiuto. Ho studiato all'università e sono venuta a conoscenza dei metodi di psicologia sistemica. MA come convincere la famiglia a farsi aiutare e a partecipare???

Per favore, mi aiuti!!!
Cordiali saluti,


Gentile lettrice,la sua lettera è molto toccante per l'intenso istinto di protezione che esprime nei confronti della bambina che nascerà, della sua famiglia e di quella di origine del suo compagno. Lei e il suo compagno state già facendo molto perché vi state prendendo cura di tutti. L'attenzione che voi dedicate a chi ha bisogno vi permetterà di guardare la vostra bambina con un occhio diverso rispetto a chi vi ha preceduto e in questo modo potrete offrirle amore e protezione piuttosto che confusione e sofferenza.Per fare ciò è necessario che vi costruiate uno spazio vostro dove il disagio altrui è compreso e accettato ma non inglobato nella vostra vita quotidiana.Non è semplice, me ne rendo conto, per questo penso che un aiuto psicologico vi possa essere di sostegno sia per trovare modi più efficaci per aiutare gli altri famigliari sia per sostenere voi nel vostro progetto di crescita. Per uscire dal circolo vizioso potete partire da voi stessi perché siete consapevoli e motivati, il vostro cambiamento aiuterà anche gli altri a cambiare. Tanti cari saluti, dott.ssa Katjuscia Manganiello


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Dott.ssa Katjuscia Manganiello – Psicologa Psicoterapeuta Pesaro Urbino MarcheStudio di Psicologia e Psicoterapia – via Guido Postumo, 8 / 61121 Pesaro Urbino Marche

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