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Domani

Creato il 12 gennaio 2011 da Dallomoantonella

Domani

E  allora  parliamo  della passione.

Dicasi  passione tutto quello che ci risulta di grande gradimento, di grande predisposizione d’animo, verso la cui attività  ci si sente irresistibilmente attratti.

Prima conclusione obbligatoria:  avere una passione  rende più piacevole la vita.

Ma ne siamo  proprio sicuri?  E tutte le passioni  malsane  che  ci porterebbero  su di un percorso assai scivoloso  e  contorto?

Ovviamente  queste stesse   andrebbero di contro evitate, messe al bando, o nella migliore delle ipotesi,  tenute sotto rigido  controllo.

Seconda conclusione obbligatoria:  avere una passione  vitale  e non malsana rende  più piacevole la vita.

Ma ne siamo proprio sicuri?  Le passioni servono solo  a  produrre piacevolezza, o non sono forse in un senso più profondo vere e proprie necessità, vere e proprie  pulsioni che se non cercassimo di ascoltare   ci distruggerebbero e   ci renderebbero   la stessa  esistenza    gettata  su di un dirupo? E non sono forse le stesse passioni  veri e propri  sacrifici di sé  alla cui dedizione  offriamo il nostro tempo, il nostro cuore e la nostra mente?

Terza  conclusione  obbligatoria: avere una passione  può rendere  drammatica e nello stesso  tempo più piacevole  la vita.

Osserviamo,  amici carissimi, la coesistenza  di dramma e di piacere:  nulla di nuovo sotto il sole; non è forse nell’orgasmo  sessuale medesimo  che si raggiunge il piacere nell’attimo anche del maggior sforzo?  Non è forse  nell’orgasmo  vitale in genere   che s raggiunge  il piacere  nell’attimo  del maggior impegno, del massimo stress,  quando  nulla  è esattamente  rilassamento  e quiete?  

Ma ne siamo proprio sicuri?   E’ pur sempre  possibile barare, è possibile fingere, è possibile recitare, è possibile mentire, è possibile  girare l’angolo ed evitare lo sforzo…per evitare ogni genere di presunta o temuta fatica, per fugare  ogni genere di rischio.  Ma allora addio  passione, addio  piacere, addio serietà, addio onestà, addio coerenza, addio verità, addio  umanità.

E nessuno di noi vorrebbe un’umanità  che non sapesse più  aderire  come è giusto che sia,  alle proprie  passioni,  perché  esse sono la linfa vitale di ogni germoglio,  la speranza di ogni  difficoltà,  la  forza di ogni  impegno, la certezza  di ogni sentire,  la bellezza di ogni comprensione,  l’occasione di ogni  rinascita.

Bisogna solo decidersi, decidere l’attimo  del cominciamento, che sia quello  giusto, quello che busserà  per l’ultima volta,  perché  non sempre  è domenica.  

La passione vitale   non ha fretta,  non  dà ultimatum,  non intimorisce,  non aggredisce,  non è dubbiosa di sè,  non è mendace, non  è  pretestuosa, non è  presuntuosa;  è solo  se stessa  e chiede solo di vivere  la sua ultima festa,  il suo primo giorno di primavera.

Quando le diremo  di sì  è perché  ci sentiremo  pronti,  e non ci  sarà   bisogno d’altro.  Quando le diciamo di no  è perché non siamo ancora pronti,  e  non dobbiamo  buttarci nel buio  perché ancora  non è arrivato il tempo della luce.

Domani,  domani sarà il tempo della luce.

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