Ma che cos’è la spending review? Non è un termine inventato quest’anno da un governo di “scienziati pazzi” apposta per rovinarci ogni santa giornata che scende sul pianeta Terra. Trattasi, secondo la Treccani, di una operazione politico-amministrativa caratteristica, come una sorta di bilancio triennale, diremmo noi:
Espressione inglese che indica un insieme complesso di procedure e politiche atte a migliorare la gestione (e la programmazione) del bilancio pubblico sia dal punto di vista contabile e finanziario, sia per quanto riguarda le modalità di produzione e allocazione della spesa pubblica. Il proposito della s.r. è dunque quello di incrementare l’efficacia della spesa rispetto agli obiettivi e favorire una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse materiali e umane a disposizione. Proposito di non facile realizzazione, che richiede tempi medio lunghi per dare risultati effettivi e informazioni (non solo di carattere finanziario) complete, tempestive e comparabili.
La spending review non è fatta per tagliare spese e servizi, bensì per riorganizzare e rendere più efficiente il sistema. Ma ciò cui stiamo assistendo non merita tale nome altisonante: il governo che sostiene Monti è una contraddizione vivente e non si può che puntare il dito sul Pdl che cambia atteggiamento da un giorno all’altro facendo ricatti diabolici a Monti, che da parte propria ha tutt’altro che il profilo di un leader di spiccata sensibilità sociale.
Assai duro e motivato sulla spending review il parere del sindaco di Lodi, il battagliero Lorenzo Guerini, con il quale prima o poi Cremona dovrebbe fare i conti per una riconfigurazione, mentre il Comune di Crema ha già avviato un confronto.
”Un giudizio particolarmente negativo quello sul decreto della spending review che riguarda gli Enti locali, e in particolare i Comuni, perche’ introduce una norma inaccettabile, ovvero l’appesantimento di due miliardi e mezzo di euro sul taglio ai trasferimenti agli enti locali, 500 milioni sul 2012 e due miliardi sul 2013 che si aggiungono alle manovre precedenti, gia’ di per se’ negative, e che trovano in questi anni momenti di applicazione che mettono in seria difficolta’ i bilanci dei Comuni”. Parole forti al sito Anci quelle del sindaco di Lodi Lorenzo Guerini a pochi giorni dalla manifestazione di protesta programmata domani dall’Anci davanti Palazzo Madama.
”Nel mio Comune da anni stiamo facendo la spending review- spiega il primo cittadino di Lodi – il contributo che il comparto dei Comuni ha dato al risanamento finanziario della pubblica amministrazione e’ stato sicuramente molto piu’ alto rispetto ad altri comparti della pubblica amministrazione italiana”.
E aggiunge: ”A Lodi abbiamo qualificato la spesa, anzi, lo stiamo ancora facendo, quella comunale e’ una realta’ piuttosto variegata, per cui ci sono ancora spazi di intervento”. Ma il sindaco e’ netto quando dice: ”ribadisco che questo processo di revisione della spesa deve essere un processo vero e che coinvolga tutti, non deve essere una manovra finanziaria mascherata”.
Guerini parla dunque della manifestazione dei sindaci programmata per martedi’ 24 luglio come ”una forma di protesta per sensibilizzare il Parlamento ad una modifica del decreto nella parte che riguarda i Comuni”.
Già dal 16 luglio ha aderito alla manifestazione di domani anche l’Oua, organizzazione unitaria dell’avvocatura. La provincia di Cremona è particolarmente coinvolta, vista l’incertezza sui propri futuri confini e la nuova sede della Provincia stessa, ma anche per un servizio-chiave come il tribunale di Crema, eliminato il quale Crema rischia di perdere altri servizi e diventare una città dormitorio, un grosso paese e non città di servizi.
Il sindaco di Lodi Lorenzo Guerini
“L’Oua ha annunciato oggi che aderirà alla manifestazione del 24 luglio a Roma, indetta dai sindaci contro la spending review”. La motivazione dell’avvocatura riguarda anche la selvaggia revisione della geografia giudiziaria. Intanto, Maurizio de Tilla, presidente dell’organismo di rappresentanza politica dell’avvocatura, insieme a CGIL e UIL dei lavoratori del settore, ha chiesto un incontro con le componenti del Patto per la Giustizia: “Si demolisce la macchina giudiziaria, è urgente che i firmatari del Patto si riuniscano per prendere unitariamente le opportune decisioni. E’ molto importante una presa di posizione dell’Anm in adesione alle istanze dell’avvocatura e dei sindacati dei dipendenti del mondo giustizia. L’Oua incontrando i sindaci e gli ordini degli avvocati ad Avezzano e Mistretta, va avanti contro questa costante rottamazione di diritti costituzionali, contro questo impoverimento di un servizio che invece di riforme e modernizzazione subisce solo tagli lineari. Il 19 presenteremo la nostra proposta in Commissione al Senato e il 24 staremo a fianco dei cittadini e dei sindaci nella manifestazione convocata a Roma”.
0.000000 0.000000