Teniamo da sempre d’occhio le varie case editrici e le loro iniziative, una che abbiamo particolarmente apprezzato è questa di domani a Roma.
Il libro da cui verranno tratte le letture è considerato un vero e proprio capolavoro e a ragione.
Compagnia K ha il sapore del memoir e racchiude in sé la cruda esistenza durante la guerra: la felicità per piccole cose come rotolarsi nudi nella neve, la malattia dopo una ferita, l’uccidere sotto comando o il dover comandare di farlo. È molto più lugubre dell’Antologia di Spoon River, perché qui davvero si ha la sensazione di vedere e ascoltare le facce e le voci di questi soldati che si raccontano attraverso pensieri e pagine.
Compagnia K ha l’ingrato compito di farci attraversare la Prima Guerra Mondiale dentro le linee nemiche, con la paura e lo stupore del sopravvissuto.
CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Via Casilina Vecchia 42-Roma-
21 Luglio ore 19:00
COMPAGNIA K
di
William March
Un reading per festeggiare la pubblicazione in Italia di un libro considerato uno dei grandi capolavori del Novecento, con letture di
CRISTIANO ARMATI
CAROLINA CUTOLO
SIMONE CALTABELLOTA
MASSIMILIANO DI MINO
PIER PAOLO DI MINO
PEPPE FIORE
LORENZA FRUCI
NICOLA LAGIOIA
ANTONELLA LATTANZI
LUCA MORETTI
DARIO MORGANTE
SCRITTORI PRECARI
Performance sonore live a cura dei Mary in June
Ingresso libero
William March
COMPAGNIA K
Compagnia K, uscito negli Stati Uniti nel 1933, è considerato uno dei grandi capolavori del Novecento.
Ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, è un romanzo corale in cui le voci di soldati semplici si sovrappongono descrivendo le piccole e grandi miserie quotidiane con un lirismo minimale che, al momento della pubblicazione del libro, ha fatto scrivere al New York Times: “Leggendo Compagnia K ci si domanda se in questo Paese sia mai stato scritto un libro così intenso”.
William March, dopo aver combattuto con i Marines e conquistato sul campo numerose decorazioni al valor militare, è diventato con questo romanzo uno degli ispiratori del movimento pacifista internazionale.
ESTRATTO
Quelli della nostra corsia erano colpiti dal gas e dovevamo morire tutti. Le infermiere sapevano che non c’era niente da fare e la maggior parte degli uomini lo sapeva…Di fronte a me ce n’era uno che lottava, cercando di respirare. Il sudore gli correva sul viso e il respiro era fatto di faticosi singhiozzi. Quando l’attacco passava, si adagiava nel letto, esausto, e faceva una specie di gorgoglìo con le labbra, come per scusarsi di aver disturbato la corsia, perché ogni volta che lui lottava per respirare, tutti incosciamente lottavano con lui, e quando si adagiava esausto, rilassavamo i pugni e riposavamo un poco anche noi.
WILLIAM MARCH (Mobile, 1893 – New Orleans, 1954)
È considerato uno dei più importanti narratori statunitensi del Novecento. La sua figura viene spesso accostata a quella di Hemingway (al quale lo accomuna l’appartenenza alla cosiddetta Generazione Perduta), Remarque e Dos Passos. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, come i quattro Henry Prize per i racconti brevi. Dai suoi libri sono state tratte opere teatrali e pellicole cinematografiche (la più nota è il film Il giglio nero, di Mervyn LeRoy). Grande outsider rispetto al mondo letterario, è stato oggetto di tributo e ammirazione da parte di Graham Greene e dello stesso Ernest Hemingway. Il suo Compagnia K è unanimemente ritenuto il più importante romanzo mai scritto sulla Prima Guerra Mondiale.
Buona scelta
IBD