E invita la maggioranza e l’opposizione ad agire con responsabilità, nell’interesse della città e dei cittadini, e a non servirsi del “rischio commissariamento” per aprire il mercato delle spartizioni.
Uno spettacolo a cui abbiamo spesso assistito nei 4 mesi del nostro presidio contro le delibere urbanistiche della precedente amministrazione, i cui fantasmi continuano ad aleggiare nell’aula Giulio Cesare, evocati non solo dall’attuale opposizione.
Un teatro dell’assurdo, se si considera che ci si scontra sul bilancio “previsionale” del 2013, che avrebbe dovuto essere votato dalla maggioranza del centro destra un anno fa, lo stesso centro destra che oggi chiede al centro sinistra “di fare autocritica” e mette sul tavolo le colate di cemento come prezzo di un appoggio in extremis.
E tornare alle elezioni sarebbe la sciagura definitiva per una città stremata che ha bisogno di gente che lavora senza alzare la testa dal tavolo e non di nuovi caroselli elettorali.
Il tempo delle sceneggiate, dei comizi, delle dichiarazioni roboanti per un pubblico dalla memoria sempre troppo corta è finito. Invitiamo tutti i cittadini che ne hanno la possibilità ad andare in Campidoglio a vedere cosa succede nel centro del centro del paese. Forse, sentendosi addosso tanti occhi, qualcuno potrebbe finalmente decidersi a farlo diventare un vero centro propulsivo per il cambiamento e non il solito centro di potere.
* a partire dalle 15, l’assemblea è pubblica, basta lasciare un documento all’ingresso, che è in cima alla scaletta dove c’è la colonna con la lupa in Piazza del Campidoglio