Il 12 Ottobre è la giornata di mobilitazione nazionale “in difesa dei territori e dei beni comuni, contro vecchi e nuovi colonialismi”. Nelle lotte si incontrano diverse battaglie territoriali unite dalla consapevolezza che, sebbene il contesto appaia diverso, le dinamiche della speculazione coincidono ovunque.
Questo accade in Italia e nel resto del mondo.
Ad esempio da metà Agosto, le mobilitazioni dei campesinos stanno paralizzando la Colombia, facendo riflettere alcuni movimenti nostrani sul denominatore comune delle proteste a livello mondiale: i processi di privazione delle risorse e l’estromissione delle popolazioni dall’accesso ai beni comuni.
Le devastazioni socio-ambientali deformano e compromettono per sempre le caratteristiche originarie dei territori ed insieme alle privatizzazioni compromettono l’utilizzo dei beni primari sottratti alla disponibilità sociale per aggiungere profitti privati.
Il 12 Ottobre sarà una giornata di mobilitazione nazionale in solidarietà alla lotta dei campesinos colombiani che proprio nel giorno della “scoperta” dell’America da parte di Colombo continuano le proteste contro la costruzione della mega diga di Quimbo (da parte di Enel) che toglierà, oltre agli 8500 ettari, la possibilità che gli indios hanno di sostenersi.
La programmazione delle attività previste per la giornata nelle varie città italiane è ampia:
Sul Monte Amiata, il comitato “Monte Libero contro la geotermia” terrà una manifestazione contro lo sfruttamento geotermico del monte; a Venezia l’iniziativa “seminiamoli” prevede un’azione di semina collettiva sullo stile del guerrilla gardening; a Vicenza si è organizzata una giornata di sensibilizzazione sul tema rifiuti-zero e grandi opere-zero; a Mantova, a Roma ed in altre città la giornata sarà dedicata ad una mobilitazione del popolo dell’“acqua bene comune”. Il 12 Ottobre, infatti, è anche la giornata di mobilitazione del Forum italiano dei Movimenti per l’acqua che ha organizzato una serie di iniziative in tutto il paese per portare a conoscenza il perenne rischio della privatizzazioni dei beni comuni, in primis l’acqua.
Per entrare più nel dettaglio, un esempio concreto della giornata di mobilitazione è quello dell’associazione CCampo, che ad Oriolo Romano (in provincia di Viterbo), oltre ad organizzare un mercato contadino (sullo stile del genuino-clandestino), gestirà la giornata di mobilitazione contro le nocività, le grandi opere e la salvaguardia dell’uso della terra con un pranzo sociale a sottoscrizione. Ci sarà un collegamento con gli italiani che partecipano alle manifestazioni in Colombia per apportare il proprio sostegno a cui seguirà la proiezione del documentario “El Gigante” ed un aperitivo. Giornata piena insomma per la quale gli organizzatori hanno previsto un clima di festa ed invitano tutti ad Orvieto per condividere una giornata all’aperto impegnata ma serena.
E tu, che fai?
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