Vent’anni, belloccio, chitarrista e poetastro, il giovane barese con la sua band partecipa a un concorso per gruppi emergenti, ma è la sua voce che un giorno fa colpo. Un producer pragmatico e smaliziato nota la sua Ossessione Onirica, canzone scritta per l’ex storica da cui Ernesto era stato piantato. Sin dall’inizio le cose puzzano di non buono, ma la strada del successo è lastricata di buoni propositi e tanti rimpianti, si sa.
L’Ossessione scoppia con tutta la sua forza insieme a quella della popstar Boavida, nome imposto dalla major. Tormentone estivo, omaggione al beneamato Festivalbar da parte dell’autore, accoppiamento con un paroliere da quattro soldi (anzi, lettere) e la strada verso il suicidio a Sanremo è bella che delineata. Boavida ne inghiotte di cotte e di crude, perché “se bello vuoi apparir” ecc. ecc., senza sentirsi né bello né contento, diventando una meteora della musica leggera.
Potremmo dire che DomaniNo è un libro sull’infrangersi di un sogno adolescenziali – e sul suo risorgere adulto. Si, perché come un novello Woody Allen, Boavida diventa un fenomeno nei Balcani, tanto da valergli una tournée in Albania, valido escamotage per uscire dalla routine musicale e non solo.
DomaniNo contiene tante canzoni, quelle scritte da Ernesto (Carriero), e le altre citate, suggestioni musicali o classici della nostra cultura; e tanti sono anche i rimandi alla politica, anche più recente, che negli anni ha visto Bari spesso al centro di scandali di cui andare poco fieri. La città stessa è centrale nel romanzo, quasi un personaggio a parte, di cui Carriero regala fotografie sia visive che del suo modo di essere, dell’esprit del barese. Bari, città in cui il mare è centrale e a cui manca una canzone dedicata ad hoc – forse, come si chiede ad un certo punto Ernesto, non è abbastanza bella da meritarselo? O forse non si merita la sua bellezza? La risposta è presto detta, Ernesto le scrive una canzone.
Al suo terzo romanzo, Cristiano Carriero sceglie di pubblicare per una casa editrice pugliese, nel cui progetto crede e si affida (come potrete leggere sul suo blog), scelta decisamente in armonia anche con il tema dello stesso. DomaniNo naviga nella baresità, per chi la conosce e per chi non, dotato anche del giusto pizzico dialettale e di una visione di insieme sulla città e sull’attuale situazione politica e culturale in Italia ben condivisibile. E nonostante queste fosche premesse, ti sa trasmettere una buona dose di ottimismo, una voglia di rivincita, un certo desiderio di smarcamento dal vecchio e dal brutto che ti circonda, perché in fondo, per fortuna, “Ernestoc’è”.
Ed una chicca, ovviamente musicale.
Azzurra Scattarella
Cristiano Carriero, DomaniNo, Gelsorosso, 2013, € 18