L’artista Franco Arrigoni ..(a destra)..all’uscita dalla visita all’ARCA,con un amico che ha fatto spese nel bookshop.
Franco Arrigoni non è più un ragazzino,ha lavorato il ferro tutta la vita e ne ha ricavato opere dense di qualità ma non riconosciute come tali nè dal pubblico nè dalle Autorità in quanto a vendita.Infatti, mi confidava,che non gli sarebbe dispiaciuto vedere una tartaruga ed una rana da lui eseguite,dinanzi la porta d’ingresso dell’ARCA.
Ma le Autorità…se mai… le vorrebbero gratis,in generale,e poi finiscono in cantina od in soffitta come temeva Caillebotte con le sue opere degli Impressionisti…. lasciate allo Stato francese in eredità.
Allora dò ragione a Freud il quale la visita di psicoanalisi la faceva pagare a tutti,ricchi e poveri,infatti il mio Usignolo che è gratuito,lo leggono solo all’estero… nell’edizione speciale che tengo in..esperanto.
Oltre al ferro, Arrigoni è uno specialista nel fare arte con la cartapesta colorata,rame,legno,pitture e piombo.
Una piccola natura morta ad olio di Arrigoni
Espone da sabato 4 giugno sino al 19 giugno,nel laboratorio di Artes Liberales in via fratelli Garrone nro 20, a Vercelli.In uno splendido cortile a portici di un vecchio palazzo cittadino.
In quanto all’ARCA ed ai visitatori,commento con un articolo odierno della Stampa di Torino,che piange sul poco riconoscimento dato al 150-esimo dell’Unità d’Italia ed agli eventi, da parte dei concittadini… torinesi che hanno dato..buco.
E’ forse un male nazionale?
Prego cliccate su:
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/405181/
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