Magazine Religione

Domenica di Pentecoste

Creato il 26 maggio 2012 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

27 maggio 2012

Domenica di Pentecoste
Domenica di Pentecoste   
Antifona d'Ingresso:Sap. 1,7 L’amore di Dio è stato effuso nei nostri cuori
per mezzo dello Spirito,
che ha stabilito in noi la sua dimora. Alleluia.
CollettaO Padre, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo …
LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura At 2, 1-11

Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.Dagli atti degli apostoli Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio». - Parola di Dio
Salmo Responsoriale Dal Salmo 103
Rit. : Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature. - Rit.
Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra. - Rit.
Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore. - Rit.
Seconda LetturaGal 5, 16-25Il frutto dello Spirito.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio.
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la car­ne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. - Parola di Dio
  • Vangelo Gv 15, 26-27; 16, 12-15
    Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità.

    Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». - Parola del Signore
RIFLESSIONI
  • Vivremo la lettura biblica di stasera sotto forma di preghiera, pertanto farò solo alcuni richiami ad ogni lettura per segnalare i punti più importanti e utili per noi.
* Invocazione allo Spirito: Vieni vieni Spirito d’amore ….
Abbiamo invocato lo Spirito non solo per noi, ma anche per i gruppi, per la diocesi, la sofferenza dei terremotati, per quello che è successo a Brindisi… Preghiamo perché lo Spirito dilati i nostri orizzonti e renda efficace la nostra presenza.
* Preghiera di Colletta
1° Lettura Lasciando libera e doverosa la riflessione personale, segnalo l’impeto e la forza dell’irruzione dello Spirito, che irrompe in maniera positiva e attira. In particolare, nella prima lettura ci viene detto che le persone di varia cultura, religione, tradizione sono messe in grado di capire, di cogliere il messaggio. Questo fatto ci invita a porre attenzione al fatto miracoloso: lo Spirito mette in movimento una realtà di persone, la più varia e diversa, apparentemente senza nessun legame o affinità comune. Il messaggio da cogliere è che l’opera dello Spirito fa sì che la sua luce e la sua forza tocchino le persone e queste siano fortificate dall’evento. La realtà che lo Spirito suscita non è qualcosa di chiuso che si identifica con una sola cultura, con un solo linguaggio, con una sola tradizione, ma è un qualcosa che si mostra e fa vedere l’azione di Dio nella storia, nelle varie realtà e nelle varie situazioni. Non dovremmo mai fermarci di fronte a posizioni definite e chiuse, ma vivere l’apertura e giocare il mistero nelle varie età e condizioni. Non c’è niente che lo Spirito non possa raggiungere, toccare e cambiare. Invochiamo il dono dello Spirito, perché oggi, qui, ora continui ad operare affinché il nostro cuore sia capace di ascoltare lo Spirito e seguirlo.
2° Lettura Lo Spirito è principio di una fede nuova, di una vita nuova, di un’esistenza positiva per le opere, ma anche per lo stato del cuore. Lo Spirito rende liberante l’impegno della vita di fede, mostra la sua bellezza e ci dà la forza per vivere in modo nuovo e liberante. San Paolo fa l’elenco delle opere della carne, cioè delle opere vissute secondo l’egoismo, secondo le pretese dell’io e che, per chi le compie, producono rovina. La gioia vera è il gusto di vivere la vita secondo il Regno e di tendere a questo per operare affinché nel mondo ci sia la comunione tra le persone nelle varie realtà. Esaminiamoci se il nostro modo di vivere la fede sia più sotto il segno del dovere e non dell’amore e dell’attrattiva per la legge di Dio che in realtà rende umano il nostro vivere.
3- Passiamo ora al Vangelo.In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.” Si sottolinea, in questa prima parte del Vangelo, che Gesù promette come suo dono lo Spirito che chiama Paràclito, cioè Consolatore, colui che dà il gusto del bene. Poi aggiunge:Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.” L’attenzione va rivolta ad un particolare: Gesù nell’ultima cena pronuncia queste parole che rimandano ad un futuro; è come se Gesù dicesse che Lui ha rivelato soltanto una parte e lo Spirito darà la comprensione del resto. Stasera non cercheremo di approfondire questo aspetto, ma di cogliere il messaggio riguardante lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo mi fa capire Gesù, me lo fa comprendere. La comprensione vera e profonda, che Lui chiama verità, non è solo nella Parola che Gesù ha pronunciato, ma in quello che lo Spirito farà comprendere delle Parole di Gesù. Senza lo Spirito, la comprensione nostra di Gesù non è completa, non coglie tutto il messaggio e soprattutto non ci dà la forza per viverlo gioiosamente. Il moralismo è il tentativo di essere cristiani per forza e non per apertura del cuore. La comprensione dei fatti, ad iniziare dai più piccoli della nostra vita fino a quelli del mondo, ha bisogno di questa luce. Gesù ha parlato, ha agito, ci ha lasciato la sua Parola, però rimanda ad una comprensione più profonda; questo significa che lo Spirito Santo aiuta i fedeli a capire sempre meglio l’opera stessa del Signore. La fede, che lo Spirito sostiene e suscita, è una fede non puramente ripiegata sul passato, ma che va a cogliere la valenza della Parola e della persona di Gesù nell’oggi, in una comprensione più vera e profonda proiettata verso il futuro La comprensione lega il passato, il presente e il futuro. Gesù dice che la sua Parola e la sua persona hanno ancora molto da dire e potranno farlo attraverso la forza dello Spirito. Pertanto la prassi cristiana ha bisogno di essere illuminata e sostenuta dallo Spirito. In Gesù noi non contempliamo un passato e nella scrittura non ci dobbiamo limitare alla lettera, perché lo Spirito creatore continua ad operare affinché il Regno di Dio si compia secondo il suo progetto.Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.” L’annuncio dello Spirito, ciò che Lui ci comunica, non è un’altra rivelazione, ma la comprensione profonda della persona e della Parola del Signore e dell’opera di Gesù.Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Non tutto è stato detto o meglio compreso. La storia è lo spazio in cui Gesù, attraverso lo Spirito, continua a parlare dando comprensione ed evidenza al suo messaggio. Gesù, in forza dello Spirito, non è relegato al passato, ma opera nel presente e fa avanzare verso il futuro, verso il Regno. Poi parla anche del portare il peso. Quale peso? Dal punto di vista del comportamento e dell’agire, possiamo essere cristiani in forza dello Spirito e non in forza della sola nostra buona volontà, che pure occorre per affrontare le difficoltà personali e del mondo. Il mondo è una cultura che crea al discepolo una reale difficoltà. Per noi, vivere secondo il Vangelo non è facile nella realtà in cui ci troviamo. È lo Spirito che rende possibile e luminoso il vivere secondo Cristo. La persecuzione è il segno del peso, della resistenza, delle opposizioni al vivere da cristiani che è interno a noi stessi (e sono le nostre pulsioni quando sono aberranti), e che è fuori di noi (e sono la cultura, la mentalità, le potenze che rendono difficile vivere la fede in questo mondo).
 


Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
Amen.




Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine