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Domenica mattina sei settembre

Da Nuvolesparsetraledita

Domenica mattina sei settembre

Dolce mattina presto, il cielo azzurro senza nubi – terso – , l’aria un poco frizzantina, il sole che spunta ad est e sale sui tetti rossi, colora di giallo intenso i muri delle case, dà pace ai passeri e al tuo cuore.

Riposi mentre passi l’aspirapolvere sul parquet, mentre ti affretti a riordinare. Hai poco tempo, stamattina devi andare.

Ti aspetta il solito paese con le schiere di case lungo la provinciale, con la chiesa falso romanico e l’ufficio postale. Ti aspettano gli alberi i prati, il granturco ancora da tagliare nei campi, i noccioleti lungo la ferrovia, la strada assolata verso il cimitero.

Affrettati, non fermarti troppo a pensare: hai accompagnato al treno chi doveva andare, hai preparato il caffè rifatto il letto; mancano ancora i libri nella borsa, la lavastoviglie è pronta, non dimenticare l’astuccio con le penne e il tuo taccuino.

Domenica mattina, sei settembre, per tutto il giorno vai: faccia bel tempo

Domenica mattina sei settembre

Su tutte le regioni d’Italia prevedo
cielo coperto o molto nuvoloso
con possibilità di schiarite a San Siro
e locali rovesci verso Viale Argonne quando
tu uscirai a prendere il tram.
Poi prevedo che per una settimana pioverà la pioggia
e se la grata è piena di foglie
entrerà acqua nello scantinato
e si bagneranno i giornali.
Nei fiumi i pesci saranno contenti
tu correrai a ripararti sotto il cappello
per evitare che ti piova sugli occhiali.
Sulle Alpi invece precipitazioni nevose
e nevicherà la neve anche sul Monte Stella a Milano
dove i bambini slittano sui sacchi vuoti dei rifiuti
forse non li hai mai visti.
Poi urlerà il vento e fischierà la bufera
noi due staremo al calduccio sotto le coperte
a sentirei lupi che grattano l’uscio
staremo vicini vicini
(ai rispettivi coniugi).
E chicchi di grandine grossi come uova
picchieranno sui tetti delle 127
e sulle povere vigne.
Come bestemmieresti se tu fossi contadino.
Nei mari molto mossi o localmente agitati
i pesci balleranno
sotto i piedi salati e stanchi
dei poveri pescatori
sorpresi al largo da venti
provenienti come te da nord-est.
Ma poi lo so già tornerà a splendere il sole
sui petti rossi dei pettirossi
sulle lenti degli occhiali miei e tuoi
sui parabrezza delle automobili
e in curva abbasseremo tutti insieme i parasole
con una mano.
Banchi locali di nebbia in Val Padana
e in Via Gaetano Moretti 21
dove la facciata della mia casa
che la padrona da vent’anni non vuole rifare
resterà nel vago e ci guadagnerà.
Se mi verrai a trovare ti perderai
farò annusare un tuo verso al mio cane
e partiremo a cercarti.
Ancora una settimana di piogge
che dalle parti di Viale Argonne
assumeranno carattere temporalesco
e tu per i tuoni
ti tapperai le orecchie.
Ma verso sera rosso di sera bel tempo si spera
e io uscirò come una gallina
a guardare l’arcobaleno
(sopra il tetto della casa).
E infatti domani lo so tornerà a splendere il sole
e tu andrai a spasso a nord-est di Milano
con la tua famiglia
e io a nord-ovest
con mia figlia.

Vivian Lamarque


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