L’urna di Don Bosco il 31 Gennaio 2009 ha cominciato un lungo pellegrinaggio in tutto il mondo, in preparazione al 200° anniversario della nascita di don Bosco il 16 Agosto 1815. Un lungo viaggio che una volta terminato avrà toccato ben 130 nazioni e che sta raccogliendo in ogni luogo folle di pellegrini.
Con queste parole il Rettor Maggiore, don Pascual Chavez Villanueva, nel 2009 dava il via al pellegrinaggio:
Il 1859 costituisce l’Anno di nascita della nostra Congregazione. Desidero per questo proporre a tutti i Confratelli di vivere il 2009 come un Anno di grazia, ricordando da dove veniamo, chi siamo e dove siamo diretti. Con questa celebrazione della nostra identità carismatica inizia anche il pellegrinaggio dell’urna di don Bosco in tutte le Regioni della nostra Congregazione e si apre così la preparazione al bicentenario della sua nascita nel 2015.
L’urna ha già visitato l’emisfero sud, le Americhe, L’Asia, l’Oceania, l’Africa ed è da qualche mese di nuovo in Europa. Rientrerà in Italia a settembre, cominciando un lungo pellegrinaggio sul suolo italiano, per poi tornare alla casa madre di Valdocco in occasione della Festa di Don Bosco del prossimo anno, il 31 gennaio 2014, quando comincerà il conto alla rovescia per le celebrazioni del bicentenario previste per l’anno seguente.
Nei giorni scorsi Don Bosco ha toccato anche il Regno Unito. Da mesi i nostri amici inglesi si preparavano con fervore al grande evento, un’occasione unica nel suo genere per la comunità cattolica britannica, che come sappiamo rappresenta in quella nazione una minoranza religiosa.
Il viaggio di don Bosco nel Regno Unito è cominciato il 4 Gennaio 2013 a Glasgow; il giorno dell’Epifania l’urna era a Liverpool, per poi trasferirsi a Birmingham l’8 gennaio. Le spoglie del Santo hanno poi toccato il Galles, a Cardiff, il 10 gennaio, prima di sbarcare a Londra per le tappe finali del suo viaggio, presso le rispettive sedi delle due arcidiocesi in cui è divisa la capitale: la Cattedrale di Westminster, l’11-12 Gennaio, e infine la Cattedrale di St. George a Southwark, il 13-14 Gennaio. Don Bosco ancora una volta ha chiamato a sé grandi folle di religiosi, laici, scolaresche, famiglie, gruppi parrocchiali e così via, uniti in un clima di devozione e di festa allo stesso tempo, nel più vero spirito salesiano. Ben 3.500 persone si sono messe in coda per rendere omaggio alla salma del Santo a Westminster e altre 1000 nella piccola chiesa di Southwark.
Foto, video, mappe, programmi e altre risorse relative all’evento sono state raccolte in un sito web appositamente allestito per l’occasione: Don Bosco UK Relics Pilgrimage.
Organizzazione in grande stile, come da consuetudine britannica. A capo dell’impressionante task force per la parte logistica c’era un ex allievo di Don Bosco (Battersea Salesian College, per la cronaca), già Operations Manager per la recente visita del Papa nel Regno unito e parte della squadra organizzativa delle Olimpiadi 2012.
Ma l’anima spirituale del grande evento non poteva che essere un sacerdote salesiano… il nostro caro amico Fr. David O’Malley, Vicario dell’Ispettoria Salesiana della Gran Bretagna nonché (si dà il caso) Direttore della casa salesiana Savio House di Bollington, nella contea del Cheshire, a est di Manchester… si tratta proprio della casa che ha accolto con tanto affetto il gruppo TGS di Guildford nel 2011 e che lo ospiterà nuovamente la prossima estate!
Nel video che segue Fr. David presenta gli obiettivi e le finalità del pellegrinaggio.
Per tutta la durata del pellegrinaggio Fr. David con un gruppo di giovani ha seguito l’urna e ha coordinato ogni celebrazione, trovando persino il tempo di aggiornare il suo blog personale ogni giorno, rendendo conto degli eventi e soprattutto dei motivi di ispirazione e riflessione generati dal passaggio di Don Bosco nel Regno Unito. Riportiamo qui uno dei passaggi conclusivi del blog:
As a congregation in this country we wanted to unlock the wisdom of this saint for a church that has been embattled with various challenges over the last decade. We have tried to present the earthy, relational and optimistic lay spirituality of a saint who believed in people. His motto “give me souls, nothing else matters” underlines the focus on people. So whilst others argue rightly about liturgy and theology in one part of our church others, like Don Bosco speak about the politics of the Our Father and the need to let people know that they are loved.
One aspect of the experience of the relics made a powerful impression on the travelling team of thirty five mainly young people; they discovered the real experience of the catholic church in this country. Wherever they went, in England, Scotland and Wales they were welcomed by a community that cared. Each Cathedral was a community where the Gospel was being lived in hospitality before a prayer was said. The contact and confidence was immediate between the team and the local community. Don Bosco spoke about this confidence as being like an electric current that ran between people through which hearts were opened and needs were shared. That experience followed the team wherever they went.
This earthy and people-centered focus is balanced by a deep and almost mystical awareness of God’s presence living in people. That was the energy that created resilient hospitality in each of the communities that welcomed the relics. It is a spirituality that we as a province want to offer to the church in this country in a much more explicit way. In a real sense we want to give this charism away to others so that they can recognise the intimate closeness of God in themselves and others.
Per ulteriori letture rimandiamo al blog di Fr. David:
http://yellamod.blogspot.co.uk/
Un caro saluto a Fr. David e un arrivederci alla prossima estate!
Igino