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Don Giovanni: le origini

Creato il 17 dicembre 2011 da Martahasflowers
Don Giovanni: le origini
Vado a vedere il Don Giovanni alla Scala.
Il cellulare è acceso, in silenzioso, perché con il papà in ospedale il cellulare non si spegne mai.
Neanche alla Scala, dove anche un solo colpo di tosse viene zittito con stizza dai melomani in platea.
I due figli piccoli sono a casa con la tata, il grande, 12 anni, è in pizzeria con gli amici.
Ci è andato da solo, ma per il ritorno è affidato a qualche anima pia tra i genitori degli altri ragazzini che abbia la gentilezza di riaccompagnarlo a casa.
Mentre Don Giovanni si dà da fare con La Zerlina, o con Donna Anna, non ricordo,
il cellulare inizia a vibrare.
È Simone.
Lo rimbalzo, ma poi un tarlo comincia a tormentarmi.
Mi arriva un messaggio vocale.
Il tarlo continua a scavare...
Non resisto, mi abbasso tra le poltrone mentre Leporello fa la morale al suo padrone,
e ascolto il messaggio.
La voce di Simone mi sussurra, un po' tremolante:
Mamma, volevo solo dirti che abbiamo giocato al gioco della bottiglia. Io ho baciato per nove volte la stessa persone. E l'ultimo bacio è durato 18 secondi! Mamma, sulla bocca... vabbé, buonanotte.
Da quel momento, anche il Don Giovanni di Mozart, oltre che il mio a casa, non è più stato lo stesso.

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