+Pic-nic 1950+
…in ordine da sinistra,il bimbo è il nostro Vate,con alle spalle la zia Guglielma,sorella minore della mamma,al centro,e a destra il citato don Gonzalo,che pappa.
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I miei genitori da recente sposati nel 1946- in montagna a Cervinia
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Prologo.
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Don Gonzalo è già ragazzo
mentre il cugino pur bambino…
già l’oracolo vuol fare
sono ancora un pò rotondo
ma farò il giramondo.
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Per vivere bene ci voglion tanti soldi?
Niente affatto,ci vuole un reddito decente,quello sì, ma il resto son tutte balle.E’ un’epoca ancora di transizione dopo un crack di quelli che lasciano il segno,voluto da tutti e creato da tutti.Il denaro alla portata di chiunque ne avesse bisogno a basso costo ne ha buttato le fondamenta.
Per vacanze,auto e qualsiasi tipo di genere voluttuario compreso.Chiaro che poi sono emersi anche tanti fatti strani sulle rate dei mutui per la prima casa e qualcuno si è bagnato il sedere,ma coi soldi degli altri bisogna sempre andarci cauti,almeno quando li prendi in prestito.Non entro oggi in maggiori dettagli.
Vi cito solo a caso che per vivere bene oltre al reddito decente,ci vorrebbero dei giorni di festa in più.
Che mi può importare di guadagnare 500 euro al mese più del collega come gratifica per avere imbrogliato qualche sprovveduto quando poi siamo entrambi al palo, sempre chiusi in una stanza a smarronarci dietro ad un computer?
Da ragazzo, studente, mi ricordo che il 24 maggio si celebrava un’infausta data,quella di un’entrata in guerra di cui si poteva fare a meno e si sarebbe ottenuto anche di più senza far morire milioni di giovani innocenti,e pure il Corpus Domini il 25 maggio era festivo.
Certo,per me che ero in collegio dai preti,non risolveva molto,non mi potevo fare la valigia ed andare a casa per un ponte,non era contemplato allora,ma coloro che abitavano vicino alla scuola,quelli sì.Vedete dunque che si soffriva insieme,ma qualcuno ne aveva un vantaggio maggiore.
Quello della libera uscita senza reverendo,accompagnatore del gruppo,come invece toccava a me di domenica pomeriggio in passeggiata,e grazie ancora che non ci facessero dire le litanie ad alta voce od il rosario.
Il padronato ha ottenuto di ridurre le festività nel nostro paese,dicevano che erano troppe, tra religiose e civili,eppure la Spagna,la Francia,la Svizzera non credo ne abbiano meno o uguale a noi.Io mi son fatto l’idea che ne han di più.
Ma noi siamo furbi.
Abbiamo i sindacati che vedono uno stuzzicadente nell’occhio e trascurano la trave .
Il tempo libero è un sacrosanto diritto per chi lavora,per chi ha una famiglia,per chi cerca o ha bisogno di distendere i nervi sempre tesi per il traffico,il rumore,i clacson,le code.
Papà padrone piange sempre miseria, e non è pure illuminato quando fa investimenti che molte volte son dettati dall’avidità di avere soldi, dove lo Stato o L’Unione Europea li concede, per sviluppare aree sottosviluppate o per salvare aziende in mezza liquidazione
A volte prende un granchio.
Oltre ai soldi.
E fallisce,ma i soldi intascati,hanno già preso altre strade di solito ed arriva il reato,poi gli operai scendono in strada.
Vedete con me dunque, che aver di più per stare al lavoro sino alle 8-9 di sera rappresenta una privazione per il lavoratore o l’imprenditore che non ha il tempo per godersi un bel nulla,eventualmente la famiglia si monta la testa vedendo papà in auto di grossa cilindrata,ossequiato come i potenti sanno farsi belli in mezzo alla plebe,e tira su una banda di stronzi di figli ed una moglie pronta per restare vedova al primo infarto che prima o poi gli toccherà.
Sapete Warren Buffet con quanto personale fa girare quel popò di roba che dirige dal fondo schiena come dicono gli americani di uno che decide da solo,lui per tutti, orientandosi in base alle sue sensazioni del mercato?
Meno di due dozzine,meno di ventiquattro persone sono la titanica impresa dello zio d’America.
Saprà lui perché.
Dovuto all’età, è sceso di orecchio e dalla porta aperta grida nell’altra stanza,
”Jack,fannullone,compra subito dieci milioni di pezzi della…..a questo prezzo”
e l’altro gli risponde gridando,
”signor Warren,fatto!”
“Bravo,Jack”
“Andiamo a farci un caffè”
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Cambio titolo,ma non tema,proseguendo con don Gonzalo che mi chiede una dritta buona.
Non gli vuoi fare rischiare dei quattrini,come invece fai tu per te,dove perdi da una parte e li guadagni dall’altra,col tuo di portafoglio,ed allora termina…che gli soffi quattro stronzate..dove non perde e non guadagna..e poi si lamenta lo stesso..
Adesso gli dedico una Ode di quelle che scrivo io.
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Don Gonzalo tuttavia
è ancora amareggiato
Che il cugino l’ammalato
Dei consigli gli abbia dato.
Ei voleva guadagnare
Senza pero poi rischiare,
come facile non fosse
ser nervoso senza tosse.
Vuoi tu soldi senza avere
Alcunché di dispiacere
L’ammalato gli ha pur detto,
scusa,sono ancora a letto.
Il cervello ha dato fuori
Anche a causa dei dolori
Dei rimbrotti e dissapori
Che il cugino tanto amato
Non gli fa che tirar fuori.
Non mi resta che tacere
Tu le dritte vuoi avere
Poi le cose vanno male
Ed io passo per salame.
Don Gonzalo è un guastafeste
Come in foto lo vedete
Già pareva da bambino
Divenire una gran peste
Per fortuna che è lontano
Ei tranquillo se ne sta
Senza averlo troppo a mano
dormo e pure mi riposo
Altrimenti lo confesso
Mi farebbe passar guai.
Sempre tiene la ragione
E diventa un’ossessione
col denaro infin giocato
dice che…
…l’ho mal guidato.
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Applausi….grazie+
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