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Joseph Gordon-Levitt sa dove colpire per guadagnarsi simpatia e complicità dello spettatore di sesso maschile, usa un linguaggio sboccato, da il voto a tette e culi e si lamenta delle difficoltà per guadagnarsi un bel pompino...
Ed ecco materializzarsi file di uomini che vorrebbero dargli una pacca sulla spalla, abbracciarlo, guardarlo negli occhi con ammirazione, senza nemmeno aver il bisogno di dirgli "tu sì che mi capisci".
Se chiudi gli occhi li puoi quasi vedere... Masse di pornomani incalliti che finalmente ricevono l'agognato riconoscimento, la comprensione e l'accettazione cinematografica nel nome di Don Jon...
La storia infatti verte sulla presa di coscienza di un pipparolo incallito, il suo rapporto con le donne, il sesso e l'amore.
Regista, oltre che protagonista, Joseph Gordon-Levitt ha udito il richiamo.
In genere quando un attore passa dietro la macchina da presa ha la pretesa di voler dire qualcosa, la famosa "urgenza". E guarda un po' Joseph ha l'urgenza di condividere con il suo pubblico che si ammazza di pippe guardando i porno.
Ma passare dietro la macchina da presa non era abbastanza, la vera sfida è passare da ragazzo qualunque della porta accanto a iper palestrato, stessa deriva tragica che ha visto passare Jake Gyllenhaal, da un Donnie Darko ai limiti dell'inquietante a Principe di Persia con due bicipti che Mike Tyson ancora lo sta tempestando di e-mail per chiedergli come ha fatto oppure Christian Bale da orrido uomo senza sonno a un Batman Schwarzenegger style.
S', lo so, lo so che Batman non avendo superpoteri notoriamente si deve fare il culo in palestra altrimenti prende tante di quelle schicchere che Robin lo deve raccogliere col cucchiaino e quindi Christian Bale è almeno in parte giustificato.
Il problema è che per me queste trasformazioni non funzionano, io sono immune, anzi penso che se sei un cesso resti tale, pure se te ricopri di muscoli.
Ma torno al film, di cui veramente non si sentiva quest'urgenza e che nonostante l'accenno alla religione cattolica abbastanza divertente non approfondisce una tematica che è una, se non quella delle pippa.
Appare poi evidente come Scarlett Joansonn sia una stronza madornale e che bellezza e giovinezza non sono tutto, tiè, anche la clausola contrattuale per la quale è costretta a recitare il 100% delle scene con la bocca a culo di gallina di certo non aiuta.
Insomma un filmetto niente di che, passabile e che però ha una sua morale.
La morale di Don Jon è la seguente: vuoi scopare bene? fai un bel bagno caldo prima!
Ehi Don Jon, dico a te, magari fosse così semplice...
Abbinamento che di certo non c'entra una mazza ma io sono in attesa di una nova serie di fantastcienza che debutterà a gennaio 2014: Intelligence. Incrociamo le dita!
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