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Donald winnicott e le madri sufficientemente buone

Da Thewomoms2013

Chi di noi non si è chiesto “sarò una brava madre?” “sarò all’altezza?” “ciò che faccio va davvero bene?” Il mestiere della mamma è profondamente misterioso, mai uguale, da creare ogni giorno.

Quando sono nel cerchio con le mamme e quando penso alla mia avventura di madre giorno per giorno, respiro dolcezza, tenerezza, paura, dubbio e una grande, immensa forza di volontà di essere la madre migliore che un figlio possa desiderare!

Ad ogni domanda ci sono mille risposte, ad ogni dubbio ed emozione mille sensazioni diverse che una donna può vivere e per ognuna di noi la strada è diversa, per ogni figlio e per la sua mamma la strada è diversa!

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LE MADRI SANNO COSA FARE E COME FARLO, sempre? NO!!!

Anzi si, io credo che sempre sappiamo cosa è meglio fare ma tante volte non abbiamo il tempo la voglia e l’energia per ascoltarci davvero, per sentire quel nostro istinto ancestrale, quell’ispirazione che ci viene dalla pancia, cosa rivela… a volte non c’è il tempo, e allora seguiamo la corrente, facciamo come farebbero tutti anche se infondo….

NON IMPORTA!!!

 

Noi madri SBAGLIAMO, commettiamo tantissimi ERRORI ogni giorno ma amiamo i nostri figli con ogni piccola parte del nostro cuore, cervello, corpo e anima. Noi madri SBAGLIAMO tante volte a dire una parole, a fare un gesto un pensiero ma questi figli, usciti dalle nostra pancia o dai nostri pensieri, NON VOGLIONO MADRI PERFETTE !

 

Noi siamo MADRI SUFFICIENTEMENTE BUONE come ci ha definito il grande Donald Woods Winnicott (1896-1971) pediatra e psicanalista inglese CHE RINGRAZIO dal profondo del cuore.

 

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Secondo Winnicott le madri “sufficientemente buone” non sono perfette, ma semplicemente sono in grado di prendersi cura del loro bambino e di accudirlo. E’ un elemento del tutto naturale, che non può essere spiegata a parole e che permette alla madre di scoprire se stessa.

La madre “sufficientemente buona” è per Winnicott una donna spontanea, autentica e vera che, con ansie e preoccupazioni, stanchezza, scoraggiamenti e sensi di colpa emerge come figura in grado di trasmettere sicurezza e amore, una madre imperfetta, sana e affettivamente presente.

 

Questa madre sa istintivamente quando intervenire dando amore al bambino e quando invece mettersi da parte nel momento in cui il bambino non ha bisogno di lei. Nelle settimane precedenti e successive alla nascita del proprio figlio nella madre si sviluppa una particolare sensibilità che le permette di fare la cosa giusta al momento giusto. In questa fase si chiude nella relazione con il suo bambino… ed è così che diventa l’ambiente stesso del suo cucciolo, un “ambiente buono” perchè lo accudisce, lo cura, le dà l’attenzione più grande, senza questo “ambiente” il bambino non potrebbe esistere, è una condizione necessaria.

 

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“Anche se il bambino possiede un potenziale innato per svilupparsi, senza una madre sufficientemente buona, che si prodiga nella cura del figlio, egli non sarà in grado di divenire una persona “intera” e indipendente.”

 

Tra i nostri compiti di madri vi è anche quello di presentare il mondo al bambino, Bion parlerà di Reverie materna, la madre sufficientemente buona sa istintivamente quando presentare gli oggetti al piccolo, quando accudirlo, quando e come lasciarlo provare facendo sì che il suo sviluppo proceda senza intoppi e traumi.

 

Conclude Winnicot

“La madre “sufficientemente buona”è quella madre che sa concedersi di “regredire”, di diventare “piccola, piccola”, come il suo bambino, per meglio potersi sintonizzare su di lui, sul suo mondo interno e sui suoi bisogni. 
In questo senso, la mamma “sciocca” è la mamma che gioca con il suo bambino godendo del gioco che lei fa con lui, e più questo atteggiamento è presente, maggiormente ella è in empatia con suo figlio e lui in sintonia con lei. 
Questa sensibilità materna va a nutrire lo sviluppo della mente dei bambini”

 

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Ogni madre sufficientemente buona lo sa quanto sia difficile capire cosa dice il nostro istinto, sa quanto sia difficile perdonarsi gli errori, sa quanta fatica, entusiasmo e volontà’ accompagnano la gioia di crescere un figlio.

Ogni madre sufficientemente buona, se sa di esserlo, può sentirsi la madre migliore per il proprio figlio!!!

 

Marta Tosetto

 

per approfondire

  1. Winnicott Sviluppo affettivo e ambiente: studi sulla teoria dello sviluppo affettivo, trad. Alda Bencini Bariatti, Roma: Armando, 1974


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