Dona una nuova vita
L’Unione Europea ha adottato una nuova legislazione destinata a migliorare la vita delle persone in attesa di un trapianto d’organi. Negli ultimi 50 anni migliaia di persone in tutto il mondo hanno avuto una seconda possibilità grazie ai progressi delle tecniche mediche di trapianto. La richiesta di donatori, però, supera di gran lunga l’offerta e attualmente circa 56 mila pazienti europei si trovano sulle liste d’attesa per un trapianto e 12 persone al giorno muoiono mentre aspettano un nuovo organo.
Lo scopo della direttiva è quello di aumentare le probabilità di un paziente di ricevere un nuovo organo (specialmente nei casi in cui è prevista una compatibilità rara). Le misure comprendono
- l’introduzione di condizioni di qualità e sicurezza
- la raccolta standardizzata delle caratteristiche dell’organo
- la costituzione di un meccanismo per la trasmissione delle informazioni
- la creazione di un meccanismo per gli scambi internazionali degli organi per assicurare la tracciabilità degli organi
- la segnalazione di avvenimenti negativi gravi riguardanti reperimento, esame e trasporto degli organi
Con questo sistema gli operatori sanitari disporranno di una lista completa di centri autorizzati in tutta Europa.
Come si evince anche dai risultati di un recente sondaggio di Eurobarometro la disponibilità degli europei a donare i propri organi o acconsentire alla donazione di quelli dei parenti deceduti si sta stabilizzando. Il 55% degli intervistati ha detto di essere disposto a donare i propri organi dopo la morte. Oltre un quarto (27%) è contrario mentre poco più della metà (53%) ha risposto che acconsentirebbero alla donazione degli organi di un familiare.
C’è molta differenza tra uno Stato e l’altro. I livelli più alti di disponibilità si sono registrati in Svezia (83%), Malta (77%), Belgio e Finlandia (entrambi 72%). Secondo il sondaggio c’è una forte correlazione tra il fatto che si discuta la donazione con i membri della propria famiglia e la disponibilità a donare. Altri fattori che influenzano la disponibilità a donare comprendono il livello di istruzione, l’età (le persone al di sopra dei 55 anni di età sembrano meno propense) e le ristrettezze economiche.