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Donatori di lettura: leggi per un bambino?

Creato il 04 giugno 2012 da Blindsight
DONATORI DI LETTURA: LEGGI PER UN BAMBINO?Lo studente più bravo riceverà un premio, questa la "riforma". Ma sarà realmente il più bravo o il più raccomandato? Tutto da vedere, e l'Italia non gode di buona fama per la meritocrazia. Ma al di là di queste situazioni, rimane il fatto che mancano i libri di testo per gli studenti disabili visivi, e dislessici, proprio nella scuola dell'obbligo.
Nonostante il decreto 18 dicembre 2007 preveda copie accessibili la situazione è ancora uguale a prima, cioè niente libri, quasi sempre mai computer e pochissimi insegnanti di sostegno. Profumo avrebbe fatto meglio a rivedere la riforma Gelmini secondo me, ma è solo un mio parere.
I bambini che non possono leggere sono tantissimi, quindi ho deciso di sostenere con Blindsight Project il progetto di CulturAbile, una cosa giovanissima e appena nata, si chiama AUDIOLIBeRI, podcast gratuiti accessibili sia ai bambini con disabilità visive che uditive, ma anche a chi soffre di dislessia.
Che voglio? Vorrei che coloro che hanno una buona pronuncia italiana, meglio se attori o doppiatori, diventassero "donatori di lettura", come ho chiamato i volontari che leggeranno e registreranno almeno una favola. In quanti siete con un po' di tempo per la lettura? Non siete pochi, anche se a sentire i vedenti il tempo non c'è mai, peccato perché è un'esperienza che arricchisce la voce, la cultura e l'anima. Lo sapevate che nessuno legge più per qualcuno? Che cultura è? E chi verrà premiato dal ministro Profumo? Ci sarà anche un giovane cieco tra questi?? C'è "profumo" di raccomandazioni.
Per ogni informazione entrate su AUDIOLIBeRI: a voce alta per dissolvere un po' di tenebre, la vera barriera si abbatterà quando si capirà che studiare e leggere sono un diritto di tutti, e il fatto che ancora non sia così, è una vera vergogna per l'Italia.

Mi auguro che questa nazione non sia popolata solo da attori e attrici affetti da "piacionismo", o da persone che leggono fregandosene di chi non può, spero quindi rispondiate numerosi a questo "richiamo" per la condivisione della cultura che, ripeto, è un diritto di tutti, e non per pochi.

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