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Donna uccisa con 23 coltellate, l’assassino è il nipote

Creato il 05 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
donna uccisa

Photo credit: luca280668 / Foter.com / CC BY

Torino- Ventitré coltellate sono state inflitte sul corpo di Rosa Ferraro, la signora di 69 anni ritrovata morta stamattina in una zona popolare di Grugliasco. A compiere il folle gesto sarebbe stato il nipote della donna, Vincenzo Maurici, 40 anni. L’uomo, fermato dai carabinieri, era per strada nel quartiere dove è avvenuto il delitto e non ha opposto alcuna resistenza all’arresto.  Il coltello utilizzato per l’omicidio è stato trovato, su indicazione dello stesso aggressore, in un cassonetto della spazzatura. La donna uccisa era vedova da due anni  e mezzo. Viveva da sola e spesso aiutava i nipoti, soprattutto Vincenzo, che le chiedeva spesso del denaro.

Problemi psicologici e di tossicodipendenza affliggevano Vincenzo da lungo tempo. Il quarantenne era tornato di recente dal Belgio, dove era emigrato in cerca di fortuna. In seguito, però, era tornato in Italia, dopo essere rimasto coinvolto in una rapina e in problemi di droga. Visti i suoi trascorsi, l’uomo era già stato fermato dalle forze dell’ordine e aveva trascorso un lungo periodo in una clinica di riabilitazione.  <<Quando era tornato sembrava una persona nuova – racconta un vicino di casa – pareva diverso, migliorato. Qualche settimana fa però, era diventato depresso perché l’agenzia da cui sperava di poter ottenere un lavoro gli aveva detto che al momento non c’erano possibilità. La droga era un problema che aveva da molto tempo, come molti qui nella zona>>.

Non sono mancati momenti di tensione tra i familiari della donna uccisa e quelli dell’assassino, che dopo aver appreso la notizia dell’omicidio sono giunti sul luogo del delitto. «Assassini», ha gridato un parente. Alle urla stavano per fare seguito le mani, ma la situazione si è calmata. Sul posto, oltre a 118 e Croce verde di Rivoli, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Grugliasco e il medico legale Roberto Testi che ha esaminato il cadavere. Coordina l’inchiesta il sostituto procuratore Stefano Castellani.


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