Il nuovo raggrupamento che farà accapponare la pelle e digrignare i denti ai tradizionalisti islamici arriva nel reame marocchino. SlutWalk, la versione marocchina della “Marche des salopes”, ha visto la luce da qualche giorno su Facebook ed ha riunito già oltre tremila membri, creando violenti critiche da parte dei conservatori islamici. “Marche des salopes” (tradotto potrebbe significare la marcia delle ragazze dai facili costumi ma uso un francesismo), è nata il 3 aprile a Toronto, in Canada, con l’obiettivo di lottare contro l’insistenza sessuale e le molestie di cui sono vittime milioni di donne. Majdoline Lyazidi, una giovane marocchina di 20 anni, ha creato da un paio di settimane SlutWalk Maroc, una pagina Facebook seguitissima. “Difendetevi da sole, esigete rispetto”, la parola d’ordine. È usanza in Marocco ma non solo, di corteggiare ostinatamente e senza riguardi alcuno, le tante donne che si trovano per strada, nei locali, ovunque. Latin lover di passata memoria, giovani con ormoni a mille, caldi come dei boiler, alla vista di ragazze e donne in generale, quasi sempre vestite all’europea (sinonimo di leggerezza), si accanisco senza tregua seguendo le malcapitate chiedendo un appuntamento o quant’altro. Senza remore. Come se fosse la cosa più naturale del mondo e senza negazioni: “la voglio e l’avrò”. Motociclisti che inchiodano per guardare e infastidire da vicino una bella ragazza, automobilisti che si dimenticano del semaforo quando attraversa una fanciulla, dando origine ad un campionario di pssss e pssstee degno di nota, e via discorrendo. “La vergogna deve cambiare campo!”, recita lo slogan di una ragazza che durante un intervista dichiara di non capire perchè la società marocchina continui ad instillare alla donne la mentalità del “Non ti far violentare” al posto di “Nessuno ti deve violentare”, un processo senza fine di colpevolezza della vittima, con i suoi “se l’è cercata!”. Il movimento ha un suo gruppo di sostegno nella figura del blogger Mahmoud Khattab che scrive sul suo blog: “Personalmente aderisco al movimento, per convinzione, e per paura. Paura per mia madre, per le mie sorelle, le mie zie..e aderisco perchè vedo una luce di speranza, piccola ma che merita di essere supportata, per una società che rispetti veramente le donne, le nostre donne, le vostre donne”. Lo Stato marocchino è d’accordo sul nome del movimento, alquanto imbarazzante per uno stato islamico? Ad oggi nessuna dichiarazione ufficiale come nessuna data e luogo della prima manifestazione pubblica del movimento è stata comunicata. Staremo a vedere.
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