ROMA - Sarà anche vero che le donne, al contrario degli uomini, riescano a fare più cose contemporaneamente, ma un nuovo studio rivela che quando lavorano in un team composto anche da uomini, le donne hanno difficoltà a sviluppare rapporti paritari e tendono a svalutare il proprio lavoro e la propria professionalità. Al contrario, questo non avvade se il gruppo di lavoro è tutto al femminile.
La ricerca è stata condotta dall’Università del Massachusetts, negli Usa, e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Personality and Social Psychology Bullettin.
Per mezzo di una serie di esperimenti, gli studiosi hanno chiesto ad alcune donne di lavorare in gruppo con altre persone, attribuendo loro dei ruoli solitamente considerati maschili, come supervisore o capo progetto. Al momento di dare un feedback, le donne che hanno lavorato con uomini hanno dimostrato di dare meno valore alle proprie idee, privilegiando quelle dei loro colleghi, cosa che invece non si è verificata in gruppi di lavoro composti da sole donne, dove al contrario ciascuna e’ rimasta fermamente a sostegno delle proprie posizioni.
La dottoressa Paola Vinciguerra, psicologa e psicoterapeuta, presidente di Eurodap (Associazione europea per il disturbo da attacchi di panico), spiega: “È innanzitutto probabile che in un contesto del genere si verifichi un meccanismo atavico, lontano, per il quale le donne tendono a non proporsi con la propria immagine professionale ma femminile, dove per femminile non si intende soltanto l’aspetto della sensualità ma quello del dare ascolto e considerazione. Noi donne chiediamo aiuto agli uomini, che soprattutto in questo momento hanno bisogno di ritrovare la propria identità e dai quali a volte non ci sentiamo per nulla sostenute dal punto di vista della parità dei rapporti- conclude – ma molto dipende anche da noi, che dobbiamo da sole sostenerci soprattutto psicologicamente per ottenere tutto questo”.