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Donne: vittime d’eccellenza per Trenord

Creato il 31 ottobre 2012 da Elenatorresani

Donne: vittime d’eccellenza per Trenord

Sono in stazione per prendere il treno, come ogni mattina.
Mi scappa l’occhio sulla bacheca in sala d’aspetto e – mentre continuo a camminare – vedo la foto di una donna picchiata.
Mi fermo, torno indietro: no, non è una donna picchiata.
È il manifesto di Trenord contro gli atti di vandalismo.
Sotto le parole “aggressioni”, “tu” e “vittima”, la foto di una donna.
Col volto scarabocchiato: da una bomboletta spray o da una scarica di pugni, mi è chiaro solo guardando da vicino.
Terrificante la figurazione della donna come immagine della vittima per eccellenza. Terrificante il parallelo (o peggio l’equiparazione) tra un graffito e la violenza sulla persona.
Poi vengo a sapere che in giro per l’Italia c’è anche la versione maschile :

Donne: vittime d’eccellenza per Trenord

In questo caso c’è stata parità di cattivo gusto. Anche se l’uomo ha “solo” la camicia strappata e pare essere inciampato mentre correva in ufficio: faccia pulita, occhiali intatti. L’effetto che fa è un altro, o magari è semplicemente poco credibile, e il vero segnale d’allarme diventa il fatto che la donna con la faccia ammaccata lo è fin troppo. Io ci andrei davvero molto piano.


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