Magazine Diario personale

Donne zitelle

Da Lametamela @CristinaTinozzi

Posto che confermo ogni parola che ho precedentemente scritto sui nostri cari amici maschietti , questo articolo vorrei focalizzarlo sui nostri errori, che non sono da meno e che aggravano sicuramente una situazione comunicativa gia’ di per se’ molto difficile.

Loro saranno anche superficiali, finalizzati al sesso e poco fantasiosi.

Ma noi siamo delle rompi palle atomiche! E’ indubbiamente un nostro problema, e’ nel nostro dna, chi più, chi meno. E se non iniziamo a lavorarci un po’ su e a cercare di controllarlo, diventeremo tutte zitelle incazzate con il mondo. E questo, Signore, a prescindere che siamo single o accoppiate. Conosco donne sposate inacidite con il mondo e ho amiche così inviperite con il compagno al punto da essersi snaturate. Il nostro essere acide esula dall’avere accanto un uomo o meno. E’ parte di noi, cosi’ come la curiosita’.

Il punto e’ che noi fatichiamo a dimenticare le sofferenze, il dolore, le delusioni. Restano da qualche parte dentro di noi, spesso inconsapevolmente, e nelle situazioni piu’ impensabili riemergono, prendendo il controllo della nostra personalita’.

Io, a volte, ripensando a certe risposte che do’, rabbrividisco. Ma la volta dopo lo rifaccio. Come se qualcuno o qualcosa stesse parlando al posto mio. Forse e’ una sorta di istinto di sopravvivenza che scatta quando vediamo una situazione di pericolo. Che per noi single puo’ essere la paura di innamorarci e di soffrire ancora. Per chi invece e’ accoppiato puo’ essere la paura di perdere cio’ che gia’ ha.

Come vi spieghereste se no certi atteggiamenti maniaco-compulsivi di molte donne, quando tentano di indagare in ogni modo per cercare di cogliere in fallo il loro uomo? Perche’ in realta, non lo vogliono sapere veramente, perche’ poi non lo sanno perdonare. Ma qualcosa a volte spinge a cercare per forza la crepa, l’errore, il difetto insormontabile, per avere la giustificazione ad allontanare il pericolo. Pensate a quanto e’ assurdo analizzandolo: troviamo una persona che ci fa star bene e ci focalizziamo su quell’unico microaspetto che non funziona, ingigantendolo e appesantendolo fino a diventare noi stesse un macigno.

Ieri un caro amico mi ha detto: “guida tu il volante della tua vita, molla questi freni e vivi”

Ma sarei in grado di farlo? Ci piace presentarci come il “sesso forte e intelligente”. La rivincita delle donne, la parita’ dei sessi, noi che siamo state create per partorire e sopportare il dolore, noi che possiamo fare 10 cose contemporaneamente, noi che possiamo tutto. Ma siamo sicure di esserlo davvero? Non dovremmo forse ritornare alle origini, quando eravamo noi il sesso debole, noi ad aver paura, noi a temere qualcosa. Perche’ possiamo anche tentare di mascherarlo in ogni modo e spacciarci per invincibili gladiatori, ma e’ da questi atteggiamenti che emerge la nostra vera natura e continuare a negarla non ci aiuta.

Dovremmo cercare di guardarci dentro, capire cosa temiamo, affrontarlo, combatterlo e vincerlo. Non subirlo.

E poi, dovremmo imparare tutte, dalla prima all’ultima, la meravigliosa “arte dello sdrammatizzare”. E facciamocela una risata, in fondo nessuno e’ mai morto d’amore!

Le zitelle non rideranno…noi si!



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